ANNO 25 n° 115
''Ricapitalizzare è un atto dovuto''
Marini: ''Bonori lasciato solo perché si vuole privatizzare la gestione dell'acqua''
15/09/2015 - 13:49

VITERBO – ''Bonori è stato lasciato solo o per cecità generale o perché c’è un piano che spinge per affidare il servizio idrico a una società privata. Propendo più per questa seconda lettura. Se si è per l’acqua pubblica, come tanti sindaci dicono di essere, ricapitalizzare Talete è un atto dovuto''. Così Giulio Marini, ex sindaco di Viterbo che, da presidente della Provincia, quindi dell'Ato, firmò l'atto di nasciata della società a intero capitale pubblico.

 

In casa Talete le cose hanno preso decisamente una brutta piega. Il consiglio d’amministrazione è di fatto azzerato, dopo le dimissioni del presidente Stefano Bonori e di consiglieri d'amministrazione. La società è in gestione ordinaria, ma soprattuto il futuro della società è quantomia incerto.

 

Marini, cosa sta accadendo?

 

''Quando Bonori venne nominato presidente gli dissi di stare attento, perché lo avrebbero lasciato con il cerino in mano. Così è accaduto, l’hanno lasciato solo''.

 

Chi l’ha lasciato solo?

 

''La politica. Quelle a cui assistiamo sono le conseguenze di un atteggiamento populista di chi dice che certi beni devono rimanere a gestione pubblica e poi le risorse per perseguire su questa strada non ce le vuole mettere. La politica, i sindaci, devono fare delle scelte''.

 

Quindi?

 

''Quindi la domanda a cui si dovrà rispondere nelle prossime ore è la seguente: vogliamo mandare a casa 150 dipendenti? La risposta sensata è no. E per imprerlo c'è una solo soluzione: mettere le risorse sul tavolo''.

 

Chi dovrebbe mettere le risorse?

 

''Devono farlo tutti i comuni, quelli che sono entrati in Talete e chi ancora non l’ha fatto. E’ importante che dopo dieci anni una società venga ricapitalizzata. Bisogna essere seri. Se uno partecipa a una società ci mette i soldi, ricapitalizzare è un atto dovuto. Soprattutto per chi predica l’importanza dell’acqua pubblica, altrimenti si dica chiaramente che si vuole consegnare ai privati la gestione dell’acqua. La scelta è tra l’essere ipocriti o essere seri''.




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