VITERBO – ''Abbiamo in mente la rinascita del centrodestra, un’impresa possibile solo se si mette da parte l’idea di un partito monarchico e si torna a confrontarsi anche internamente in maniera democratica''. Questa è la mission di Conservatori e Riformisti e a parlare è il coordinatore per la provincia di Viterbo Ottavio Raggi.

Convertito al verbo di Raffaele Fitto sulla via di Damasco, l’ingegnere di Canepina, è al centro di un lavoro di circa un anno per far mettere piede in terra di Tuscia al nuovo soggetto politico. Raggi nasce socialista e cresce all’interno della Forza Italia degli anni d’oro, al fianco dell’amico Francesco Battistoni. ''L’amicizia resta, ma le strade politiche in qualche modo si dividono. Anche se l’auspicio è di poter ragionare tutti insieme, anche con Forza Italia, per ricostruire il centrodestra'', così Raggi.

Fitto in persona è atteso nel Viterbese, magari più in prossimità della tornata elettorale che interesserà a primavera 21 comuni della Tuscia. ''Ci stiamo lavorando e ci sentiamo spessissimo con l’onorevole – racconta l’ingegnere -. C’è un rapporto forte, ci comunichiamo anche attraverso Twitter. C’è massima disponibilità a una sua forte presenza qui sul territorio e il partito sta crescendo, presto ci saranno delle sorprese''.

Alla porta di Raggi infatti hanno bussato anche altri nomi della classe politica locale e, quando sarà possibile, tutte le adesioni significative a Conservatori e Riformisti saranno ufficializzate. Conservatori e Riformisti nasce a ottobre del 2014. ''L’obiettivo che ci prefiggiamo è di essere una componente del centrodestra, capace di portare avanti un discorso meno ''berlusconi-centrico''. Il cavaliere ha segnato la storia italiana, ma si è aperta una nuova fase. Occorre introdurre elementi di democraticità in quest’area politica, penso per esempio alle primarie per scegliere di volta in volta i candidati alle varie competizioni''.

Insomma Raggi invita a non essere ingrati e a non dimenticare il passato ma consiglia di superare quello schema per poter costruire un’alternativa politica oltre il limes del Pd.