ANNO 25 n° 109
Quattro medici indagati a Perugia
per la morte dell'architetto di 49 anni
Tra loro anche il primario di otorinolaringoiatria, imminenti gli interrogatori
19/07/2015 - 11:00

VITERBO - Quattro avvisi di garanzia sono stati emessi dalla Procura della Repubblica di Perugia per la morte di Gino Pucciarelli, l’architetto 49enne di Viterbo morto dopo un intervento di tonsillectomia. Gli indagati sarebbero il primario e tre medici del reparto di otorinolaringoiatria dell’ospedale sana Maria della Misericordia, dove Pucciarelli è stato operato alle tonsille. Gli avvisi di garanzia sono stati emessi subito dopo il sequestro della cartella clinica disposto dalla procura perugina.

 

Stando a quanto accertato dagli inquirenti, il professionista viterbese è morto nel reparto di neurologia, dove era stato trasportato per un sospetto ictus celebrale. In precedenza, subito dopo l’asportazione delle tonsille, Pucciarelli aveva avuto due emorragie, tanto che è stato di nuovo portato in sala operatoria per fermare il sanguinamento. Emorragie che sarebbero state causate da seri disturbi alla coagulazione sanguigna da cui era affetto. E potrebbe essere stata proprio quella patologia a provocare l’ictus che l’ha ucciso.

 

Sarà comunque l’autopsia a fare luce sulle cause della morte dell’architetto viterbese, che si era sottoposto all’intervento di tonsillectomia per risolvere le apnee notturne di cui soffriva e che, secondo i medici che lo avevano in cura, erano causate dalle tonsille ingrossate e cronicamente infiammate.

 

Il magistrato incaricato dell’inchiesta inizierà ad ascoltare i quattro indagati, ai quali se ne potrebbero aggiungere altri nei prossimi giorni. Inoltre, raccoglierà le deposizioni di coloro che in sala operatoria e nel reparto di degenza hanno assistito Pucciarelli nei nove giorni di ricovero nell’ospedale perugino.




Facebook Twitter Rss