ANNO 25 n° 89
Provincia, 185 esuberi: 92 andranno in Regione
Gli altri andranno in vari comuni, mentre in 24 hanno maturato la pensione
17/08/2015 - 09:45

VITERBO – Sono complessivamente 185 i dipendenti dell’Amministrazione provinciale in esubero che si accingono a passare alle dipendenze della Regione Lazio o di altri enti. Palazzo Gentili risparmierà così tre milioni e mezzo di euro in stipendi. Ma solo per 116 il destino è certo: 92 passeranno alle dipendenze della Regione Lazio, mentre altri 24 hanno maturato la pensione. Tra questi figurano anche tre dirigenti: Mauro Gianlorenzo, Alberto Pecorelli e Lorenzo Bocci.

 

Ancora da definire, invece, la sorte dei 26 agenti della polizia provinciale (uno ventisettesimo, ha maturato la pensione. Dovrebbero essere tutti inseriti negli organici delle polizie locali dei vari comuni della Tuscia, ma non c’è ancora un provvedimento ufficiale in merito.

 

Cambieranno ente anche i quarantadue impiegati finora addetti ai centri dell’impiego. Anche loro dovrebbero passare alla Regione Lazio, anche se non è stata ancora varata una norma che attribuisca loro nuove funzioni.

 

Il presidente Mauro Mazzola, nei giorni scorsi, ha firmato il decreto che fissa la nuova pianta organica dell’ente, alla luce della riforma che ha tagliato una serie di competenze: agricoltura, ambiente, attività produttive, cultura, formazione professionale, sport, turismo, sport, urbanistica e altre ancora. Competenze che sono passate alle regioni ma che, almeno in parte, potrebbero essere “restituite” alle province. In pratica, ogni regione, potrà stabilire autonomamente quali competenze tenere per sé e quali invece delegare.

 

Nel caso della Regione Lazio non è stata ancora presa alcuna decisione, ma tutto lascia prevedere che il governatore Nicola Zingaretti intenda trattenere a Roma le più importante competenze sottratte alle province laziali.




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