ANNO 25 n° 116
Primarie, in tremila ai gazebo
Nella Tuscia il nuovo simbolo scelto dal 27,9% dei votanti: torna la fiamma
28/02/2014 - 13:43

VITERBO - (d.s.) Oltre tremila votanti: è il dato definitivo dei partecipanti alle primarie di Fratelli d'Italia nella Tuscia che si sono tenute lo scorso week end (22-23 febbraio). Un dato che segnala una certa vitalità del movimento politico di Giorgia Meloni: infatti si decideva per l'elezione della segreteria del partito, per il simbolo e per una serie di quesiti riguardanti la politica nazionale e scelte che ricadono sui cittadini (uscita dell'Italia dall'euro, elezione diretta del presidente della repubblica, blocco dei flussi migratori). Meloni era la candidata unica alla presidenza e sarà incoronata nel congresso di Fiuggi (7-8 marzo).

Ma ciò che interessava Fratelli d'Italia era la scelta del simbolo, del logo identificativo del partito. Il dato lampante è la perdita della scritta centrodestra nazionale: è stata scelta la ''matriosca''. Torna la fiamma: dagli oltre 250mila italiani è stata scelta la scritta Fratelli d'Italia con lo sfondo blu e bianco e un cordoncino tricolore e nella parte inferiore compare il logo di Alleanza Nazionale che, a sua volta, conteneva il vecchio emblema del Movimento sociale italiano. Un ritorno al passato che nella Tuscia è stato scelto dal 27,9% dei votanti: ''Le primarie sono lo strumento di cui Fratelli d'Italia si è dotato per permettere agli elettori di scegliere la linea del partito e siamo l'unico partito di destra che le adotta - hanno commentato Bianchini, Bozzi e Buzzi che hanno tenuto una conferenza stampa -. E' il segno che quando la gente si sente chiamata in causa direttamente, risponde in modo positivo''.

Con questi numeri le primarie hanno riacceso l'entusiasmo nella gente di destra. E nella Tuscia i prossimi due appuntamenti elettorali sono le elezioni europee e le amministrative in ventisette comuni della provincia: ''Uniti si vince, divisi si perde - è il messaggio del portavoce Paolo Bianchini -. Noto che a Civita Castellana il centrodestra sta cercando una candidatura unitaria, mentre il centrosinistra si sta dividendo. Nei comuni più piccoli la nostra indicazione è entrare nelle liste civiche che offrono maggiori garanzie nella composizione delle liste stesse''.

Per quanto riguarda i quesiti nella Tuscia il 72% è favorevole all'uscita dell'Italia dall'euro, il 91% al blocco dei flussi migratori, il 90% a tutelare il made in Italy, il 78% alla riapertura delle ''Case chiuse''.




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