ANNO 25 n° 114
Presidenza del consiglio, la minoranza all'attacco
Santucci: ''Chiederò che venga allestita un'urna vera per il voto''
19/02/2015 - 11:01

VITERBO - Presidenza, il rinvio del consiglio comunale che doveva contenere la votazione per l’erede di Filippo Rossi manda in bestia le opposizioni. ''Questi non sanno neanche cosa è la democrazia e scaricano sulla città le loro tensioni interne. Per tutta la settimana sia consiglio che commissioni sono stati fermi. E questo rinvio del consiglio, dove noi della minoranza avevamo chiesto la votazione del presidente, è assurdo'', così Gian Maria Santucci.

 

Tra le forze d’opposizione quello dell’esponente di Fondazione è un sentimento condiviso e annunciano una forte protesta per oggi pomeriggio. Stesso posto, stessa ora del consiglio saltato. Ergo 15,30 nella sala d’Ercole di Palazzo dei Priori, dove sarà chiamata a raccolta anche la stampa.

 

Sono in pochi a credere al rinvio per ragioni istituzionali. Zingaretti arriva a Viterbo questa mattina alle 11,30 ma quanto si fermerà realmente in città? Il consiglio era previsto per le 15,30, anche se da tradizione non inizia mai prima delle 16. Come dire, la storia dell’impegno istituzionale regge poco. Più che altro la mossa di Michelini va letta grattando via la vernice logica. Il vero motivo è che non c’è una quadra sul futuro presidente, e la venuta di Zingaretti a Viterbo avrebbe offerto una scusa sufficiente.

 

''Cosa si inventeranno martedì?''. Se lo domanda Santucci, che annuncia tolleranza zero e applicazione del regolamento alla lettera: ''Gli farò allestire un'urna per garantire la segretezza vera del voto. Non faremo come siamo stati abituati che i consiglieri scrivono sul banco, col vicino che guarda, il nome del proprio presidente. Con questo rinvio ha superato il segno e la misura, sono allo sbando''.




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