ANNO 25 n° 110
Porto di Marta, Catanesi: ''I lavori vanno avanti''
Il sindaco precisa: ''Interventi ultimati secondo i tempi previsti''
17/06/2013 - 16:00

VITERBO - “Nessuna interruzione dei lavori. Né per la strada che costeggia la spiaggia del Lago di Bolsena, né tantomeno per il nuovo porto. Tutte le attività riprenderanno a breve e verranno ultimate secondo i tempi previsti. Rapidamente, per quanto riguarda la strada”.

A dichiararlo è il sindaco di Marta, Lucia Catanesi.

“La momentanea sospensione dei lavori – prosegue la Catanesi – come Danilo Piovani ha ben intuito, è dovuta alla pioggia che ha provocato un innalzamento delle acque rendendo impossibile la loro prosecuzione. Sia per motivi di sicurezza dei lavoratori, sia perché – a causa dell’innalzamento del livello dell’acqua del Lago, scontato dirlo ma a quanto pare necessario ribadirlo – ogni intervento fatto sarebbe stato letteralmente inutile. Appena l’acqua si sarà di nuovo abbassata, cosa prevista in settimana, tutto riprenderà regolarmente. Compresa – sottolinea il Sindaco – l’immediata realizzazione di un sistema di protezione lungo la strada a tutela di cittadini e automobilisti che tenga conto della conformazione del terreno e di un maggiore livello di sicurezza per le persone che si trovano a transitare.

Il nuovo porto – spiega la Catanesi – rappresenta invece un’opera fondamentale per evitare l’insabbiamento dell’incile del fiume Marta. Un punto di riferimento per lo sviluppo delle attività economiche del territorio, nonché un lavoro amministrativo svolto solo ed esclusivamente al servizio dei cittadini. I lavori hanno subito un rallentamento dovuto a una stagione particolarmente piovosa che, ovviamente, non potevamo immaginare. Tuttavia, per quanto un’opera sia fondamentale – e il nuovo porto lo è – e la sua realizzazione debba avvenire nel più breve tempo possibile, la sicurezza e i diritti dei lavoratori devono stare sempre al primo posto quando si mette in piedi un cantiere. Aspetti da cui non si può assolutamente prescindere. Lavorare sotto la pioggia – conclude Lucia Catanesi – e a pochi metri da un Lago, le cui acque si sono notevolmente innalzate, avrebbe significato chiudere i lavori prima dell’estate mettendo però a repentaglio la vita delle persone”.




Facebook Twitter Rss