ANNO 25 n° 83
Per la prima volta
in Italia il balletto
di San Pietroburgo
Si esibirà nel Lago dei Cigni il 18 luglio in occasione del TusciaOperaFestival
26/06/2012 - 12:59

VITERBO - Dopo vent’anni di successi sui palcoscenici internazionali arriva anche a Viterbo il Balletto di San Pietroburgo con il Lago dei Cigni di Pyotr Ilych Tchaikovsky. L’esibizione è inserita nell’ambito del TusciaOpera Festival e si terrà il 18 luglio prossimo nella splendida cornice di piazza San Lorenzo.

La sede principale della Compagnia è il Teatro Hermitage di San Pietroburgo, dove la Compagnia si esibisce regolarmente alternando numerose tournèe all’estero. Il repertorio del Balletto di San Pietroburgo include i balletti “Il Lago dei Cigni”, ”La Bella Addormentata”, ”Giselle”, ”Lo Schiaccianoci”, ”Gran Gala”. Il corpo di ballo, di rigorosa formazione accademica, rappresenta tutto ciò che contraddistingue la grande tradizione della celebre Accademia Vaganova e si distingue per la tecnica, l’eccellente capacità espressiva e la fedeltà alle coreografie originali dei capolavori del balletto classico.

La Compagnia ha effettuato, con grande successo, più di 50 tournèe all’estero in paesi come Giappone, Gran Bretagna, Germania, Paesi Bassi, Norvegia e, per la prima volta, viene in Italia. Il Lago dei Cigni e’ uno dei più famosi e acclamati balletti del XIX secolo. Primo dei tre balletti di Tchaikovsky, fu composto tra 1975 e 1976. E’ presentato sia in quattro atti e quattro scene (soprattutto fuori dalla Russia e nell’Europa Orientale) che in tre atti e quattro scene ( in Russia ed Europa occidentale).

La prima rappresentazione ebbe luogo al teatro Bolshoi di Mosca il 20 Febbraio 1877. La coreografia era di Julius Wenzel Reisinger, su libretto di Vladimir Begicev, direttore dei teatri imperiali di Mosca. Reisinger fece tagli e manomissioni alla partitura originale e allestì in modo scadente le scene. Nonostante questo il balletto venne comunque riproposto e inscenato per 42 allestimenti, e tutti, a detta della critica del tempo, si sono rivelati dei veri e propri fiaschi.

Dopo la morte del compositore, nel 1895, il balletto passò nelle mani di Marius Petipa, coreografo che si distinse egregiamente anche nelle altre due opere di Tchaikovsky, e nelle mani di Lev Ivanov, assistente di Petipa. Sebbene esistano molte versioni del balletto, la maggiorparte delle compagnie di danza fonda l’allestimento sia dal punto di vista coreografico che musicale sul revival di Petipa e Ivanov per il Balletto Imperiale, presentato la prima volta il 15 gennaio 1895 al Teatro Imperiale Mariinskij a San Pietroburgo. In occasione di questo revival, la musica di Tchaikovsky venne rivisitata dal maestro di cappella dei Teatri Imperiali, Riccardo Drigo. Finalmente ebbe luogo il primo allestimento coreografato da Petipa e Ivanov presso il Teatro Mariinskij di San Pietroburgo. Questa volta fu un successo e il Lago dei Cigni entrò a pieno titolo nel repertorio dei teatri pietroburghesi e moscoviti.

La nuova coreografia e le nuove musiche sono considerate una pietra miliare del balletto classico, e, per la prima volta in Italia, faranno tappa a Viterbo il 18 luglio.




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