ANNO 25 n° 88
''Per favore, niente sesso rumoroso'', un cartello avverte i condomini
L'avviso contro ''lamenti da non rendere pubblici'' apparso in un palazzo
21/07/2014 - 12:27

VITERBO – Lamenti e rumori. Che non sarebbe “decoroso” rendere pubblici. E qui il tasso di malizia schizza a livelli altissimi: cosa saranno mai questi lamenti e rumori? Di piacere, naturalmente, magari a metà tra il sublime piacere dannunziano e quello più pecoreccio di Tinto Brass. Fatto sta che l’avviso condominiale a tenere basso il volume delle effusioni private, è apparso nei giorni scorsi in un palazzo in un popoloso quartiere periferico di Viterbo. E tra quelli che lo hanno letto è stato tutto un fiorire di ammiccamenti, di sorrisetti a mezza bocca, di strizzate d’occhio.

E dire che l’annuncio del responsabile del condominio sembra, almeno nella prima parte, impeccabile. Si invita a non fare rumori molesti, specie la notte, nelle ore dedicate al riposo. Si ammonisce, giustamente, di chiudere con delicatezza le serrande, e di non correre con i tacchi tra i corridoi. Sacrosanto, perché queste sono le regole del vivere comune, e bisogna aver rispetto del prossimo, a partire dai vicini di casa. Semmai, è quel finale pruriginoso che colpisce: “Si fa presente, inoltre, che si sentono lamenti e rumori che sarebbe più decorso non rendere pubblici. Grazie”.

Ora, vuoi vedere che tra gli abitanti dei molti appartamenti ci sia una coppia talmente focosa “che ci dà, che ci dà, che ci dà”, per dirla con la memorabile espressione della coppia Gigi-Andrea? Un amore talmente sfrenato, s’intuisce, da non rispettare alcuna regola del silenzio. Così da filtrare anche oltre le porte, le pareti, i soffitti e i pavimenti. Di qui, è lecito immaginare che i decibel prodotti dai mugolii (di piacere) abbiano disturbato gli altri condomini, provocandone le lamentele. Della serie: mentre voi vi divertite, noi abbiamo diritto a riposare. Insomma: godete piano, se potete.




Facebook Twitter Rss