ANNO 25 n° 89
''Occupazione abusiva alloggi popolari, dove sono le istituzioni?''
Nota del Sicet di Viterbo
24/07/2013 - 17:01

Riceviamo e pubblichiamo una nota del Sicet di Viterbo 

Il “virus” delle occupazioni degli alloggi Erp (case popolari) sta dilagando in tutta la Provincia. Proprio nella giornata di ieri, nel Comune di Tuscania, non appena un assegnatario è deceduto ben quattro persone hanno provveduto ad occupare l’immobile.

Un atto che nella nostra Provincia e soprattutto nel Comune di Viterbo è oramai prassi consolidata, anche a fronte del fatto che la vecchia Amministrazione non è mai intervenuta (50 alloggi occupati), ma se la politica dorme e non fa rispettare i diritti dei cittadini di chi è in lista d’attesa, qualche cosa si sta movendo se è vero che nelle adiacenze degli alloggi occupati gli altri inquilini si sono ribellati.

Un atto condivisibile dalla nostra Organizzazione, ma ci chiediamo, sono i cittadini che debbono far rispettare i diritti? Le istituzioni,con il Comune in testa, cosa fanno? La magistratura quando crede d’intervenire per salvaguardare chi a tutti i diritti?

Nel Comune di Viterbo sono mesi che la nostra organizzazione denuncia questo comportamento, ma nulla si è mosso. La vecchia amministrazione Marini non è mai intervenuta, il nuovo Assessore alla casa Fabrizio Fersini, dopo un’incontro con le organizzazioni degli assegnatari Sicet-Cisl, Sunia-Cgil, Uniat-Uil, ha espresso il desiderio di ristabilire la legalità, ma a distanza di settimane ancora non sappiamo come intende muoversi.

Come Sicet crediamo che tutto abbia un limite, le inadempienze della vecchia amministrazione e del vecchio assessore alla Casa (fortunatamente eletto alla Regione Lazio) non possono essere più sopportate, chiediamo alla magistratura di intervenire su un fenomeno che la politica non vuole modificare ma su cui le parti sociali e il Sicet in prima fila vuole stroncare, ristabilendo la legalità.

Siamo curiosi di sapere chi saranno i nostri alleati, ma soprattutto gli alleati di chi, avendo tutti i diritti, viene scavalcato da gente sì disperata ma senza scrupoli non rispettando le norme e le leggi.

Su questo sarebbe necessario che anche la dirigenza dell’Ater intervenga facendo sentire la propria voce per far ripristinare la legalità su un patrimonio vitale per una fascia di cittadini, soprattutto in questo momento recessivo.

 

 

 

 




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