ANNO 25 n° 88
Negati i domiciliari alle sorelle Esposito
Secondo il gip c'è il rischio che tornino a commettere reati
06/04/2015 - 12:30

VITERBO – Restano nel carcere di Civitavecchia, dove sono rischiuse dallo scorso 25 marzo, Daiana e Priscilla Esposito, le sorelle di 29 e 24 anni arrestate nell’ambito nell’Operazione Family insieme ai rispettivi mariti. Il Gip Francesco Rigato ha rigettato le loro richieste di concessione degli arresti domiciliari, motivata dalla necessità di accudire i figli di pochi anni. Ad avviso del magistrato, il rischio che le due donne tornino a commettere i reati per cui sono state arrestate sono elevati, quindi devono restare in regime di detenzione.

 

Daiana e Priscilla Esposito sono rispettivamente la moglie di Valentino Germani, 38 anni, e la compagna di Alessio Denocenti, 39 anni, entrambi detenuti a Mammagialla. Nello stesso carcere e rinchiuso anche Cristopher Esposito, 27 anni, e Mauro Denocenti, fratello di Alessio, che in un primo momento era riuscito a sfuggire al blitz degli uomini della squadra mobile di Viterbo e che si è costituito il giorno successivo. Della gang faceva parte anche Evelin Hudorovich, 27 anni, che è stata sottoposta all’obbligo di dimora.

 

Secondo l’accusa, avrebbero fatto parte di una banda che ha messo a segno almeno cinque colpi a Viterbo, da cui hanno ricavato oltre 5mila euro tra contanti e prelievi al bancomat. Ma è pressoché certo che potrebbero essere molti di più furti compiuti. Il modus operandi della famiglia specializzata in furti lampo, infatti, è stato riscontrato dagli inquirenti in molte altre denunce sporte da cittadini e da commercianti derubati.

 

Domani, i sei detenuti compariranno davanti al tribunale del riesame di Roma, dove sarà discusso il ricorso presentato dai loro legali contro le ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal gip Francesco Rigato su richiesta del pubblico ministero Franco Pacifici, titolare dell’inchiesta.




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