ANNO 25 n° 89
Nasce un comitato contro il caro-mensa
Iniziativa dei genitori degli alunni, lanciato l'hashtag ''non mangiate sui bambini''
14/08/2015 - 09:35

VITERBO – #Nonmangiatesuibambini, la battaglia dei genitori contro il rincaro dei buoni mensa nelle scuole si dota anche di un hashtag e di una pagina facebook. Gli aumenti previsti dall’ultimo bilancio di Palazzo dei Priori sulle mense stanno sollevando una nuvola di polemiche e provocando diversi mal di pancia.

 

Si è di fatto costituito un comitato di mamme e papà dei bimbi delle scuole di Viterbo a favore di mense scolastiche a misura di bambino, con un no chiaro all’indirizzo di quello che definiscono ''un raddoppio dei prezzi dei buoni mensa''. C’è anche una domanda che sta diventando un vero e proprio cavallo di battaglia, suona così: ''I bambini pagano i debiti del Comune?''.

 

Insomma le nuvole si addensano e al ritorno dalle ferie agostane si preannuncia battaglia sulla questione. Il comitato definisce la decisione degli aumenti tanto insensata quanto dannosa per i cittadini.

 

''L’aumento del costo del buono pasto – lamentano - comporta un notevole disagio per noi, soprattutto per le famiglie appartenenti alle fasce cosiddette medie che faticano ad arrivare a fine mese dove entrambi i genitori sono costretti a lavorare e non per scelta. Troviamo che questo aumento così accentuato vada a ledere le famiglie e la loro esistenza dignitosa.

 

Nella definizione dei prezzi dei buoni pasto, spalmati in base a 4 fasce Isee, non si è tenuto conto della mannaia che ricade sulle famiglie con figli, già oberate da spese e tasse, perché a fianco di un aumento dei buoni pasto, che può sembrare “basso”, aggiungiamo altri aumenti legati all’imposta Iuc, che grava pesantemente sul bilancio familiare, e non da meno l’addizionale Irpef.

 

L’aumento del prezzo ci danneggia, le famiglie sono costrette a dover fare i conti con un ulteriore esborso di denaro che si fagocita a poco a poco tutto il bilancio familiare. Non è da poco anche il costo e il disagio di doversi rivolgere ad un centro Caf per rilascio della attestazione Isee che, poco che costa, lo paghi 50 euro''.

 

In un comunicato stampa dei giorni scorsi il gruppo di genitori sottolineava inoltre che il Comune ha già tolto alcuni servizi tra cui il centro ricreativo estivo per bambini. Il centro estivo, che ogni anno ospitava i bambini di Viterbo nel mese di luglio e agosto, quest’anno è stato infatti soppresso.




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