ANNO 25 n° 116
Monti scompagina le candidature viterbesi
il Professore ''tenta'' Fioroni, Pd e Pdl ''spacchettati'' anche per le comunali
18/12/2012 - 04:00

VITERBO – Quattro candidati sindaco per il Comune di Viterbo, un deputato del Pd che ha annunciato di non presentarsi alle primarie, un altro che sta pensando di fare le valige verso un’eventuale lista Monti, un Pdl in stato magmatico.

Questa la mappa della politica viterbese a circa due mesi (prevedibilmente la data dovrebbe essere il 17 o il 24 febbraio) dall’Election day.

COMUNE DI VITERBO – La data non è ancora stata stabilita e in pista ci sono già quattro candidati: Leonardo Michelini, Filippo Rossi, Michele Bonatesta, Daniele Sabatini. Nessuno di loro, beninteso, ha ufficializzato la candidatura ma in ‘’politichese’’ lo hanno fatto più che capire, unendosi di fatto alla schiera di quelli che ‘’se ci fossero le condizioni…’’. E se le candidature sono arrivate a quattro ancora prima del pronti-via, si può immaginare quanto ne dovranno ancora venir fuori fino a quando non scadrà il termine ultimo per la presentazione delle liste.

Ma… c’è un ma. I big, infatti, devono ancora uscire allo scoperto e non è detto che, quando lo faranno, indurranno a più ‘’miti consigli’’ qualcuno che ha iniziato la volata con largo anticipo e che rischia di restare senza ossigeno proprio a pochi metri dalla linea del traguardo. Le variabili affinché la geografia per le comunali possa ridimensionarsi oppure, al contrario, allargarsi ulteriormente, sono legate essenzialmente a due fattori.

Il primo è la capacità, ma anche la volontà, delle varie anime del Pdl di ritrovare una piattaforma comune. A giudicare dallo scacchiere nazionale e dai ‘’testimonial’’ locali l’impresa non sarà delle più semplici. Basterebbe soltanto considerare quante e quali ripercussioni avrà, anche a Viterbo, un’eventuale fuoriuscita di Giorgia Meloni dal partito.

Il secondo fattore è tutto interno al Pd. Nella Tuscia il partito di Bersani vede da una parte Sposetti sostenere l’accordo con l’Udc di Gigli per candidare un borghese illuminato, dall’altra Giuseppe Fioroni sempre più tentato da scelte neocentriste a sostegno di un Monti bis.

E ancora, sempre a proposito di Udc, il partito è ancora commissariato e non è dato sapere precisamente quante siano le truppe schierate con Gigli e quante con Santucci. Potrebbe essere proprio Santucci il grande tessitore di accordi trasversali a tutti i partiti, magari nel nome di un generale cambio generazionale della classe politica viterbese.

 

ELEZIONI POLITICHE – In questo contesto le sirene del Monti bis stanno ‘’inducendo in tentazione’’ tanto a destra quanto a sinistra. Anche perché, sostengono i maligni di entrambe le parti, a sinistra le primarie e a destra Berlusconi non sarebbero in grado di garantire più a nessuno il posto fisso in Parlamento.

La candidatura più clamorosa, almeno secondo i rumors che provengono dalle cronache nazionali, sarebbe quella di Giuseppe Fioroni, il quale, insieme ai suoi colleghi del Pd Walter Veltroni, Paolo Gentiloni, Giorgio Tonini, Enrico Morando, Pietro Ichino e Stefano Ceccanti, starebbe guardando con estremo interesse alla nascita di liste a sostegno di un nuovo governo Monti.

Per decodificare chi e quanti nel Pdl viterbese potrebbe prendere lo stesso orientamento, basterebbe probabilmente dire che i big nazionali che meditano analoga scelta sarebbero gli ex socialisti Gaetano Quagliarello e Fabrizio

Cicchitto, accompagnati da Angelino Alfano, Franco Frattini, Giuseppe Pisanu e Raffaele Fitto. Infine il ‘’pianetino’’ ex An che accoglie Gianni Alemanno, Alfredo Mantovano, Adolfo Urso e Andrea Ronchi.

 




Facebook Twitter Rss