ANNO 25 n° 89
Moltoni: ''Sulla presidenza del consiglio
il sindaco rischia una brutta sorpresa''
E aggiunge: ''Insogna e io tra i papabili; no a imposizioni interne o esterne''
15/06/2015 - 13:21

VITERBO – ''Sono giorni che leggo pronostici sul nome del nuovo presidente del consiglio comunale. Si parla di coppie, di tris, ma Sergio Insogna ed io non compariamo mai. Eppure facciamo parte della maggioranza, siamo stati eletti nella lista civica 'Oltre le mura' e, fino a prova contraria, apparteniamo ancora a quel gruppo''. Cosi Francesco-Chicco Moltoni, da varie consiliature a Palazzo dei Priori.

 

Cosa vuole farci? Questi sono i pronostici. E poi lei sa che chi entra in conclave Papa il più delle volte….

 

''Nulla, c’è poco da fare. Dico solo che dovendo essere 'Oltre le mura' a esprimere il presidente del consiglio…''.

 

Alt. Perché dovrebbe essere ''Oltre le mura''? Della maggioranza fanno parte anche i consiglieri eletti in altre due liste civiche e anche loro potrebbero aspirare alla carica.

 

''Perché a mio avviso 'Oltre le mura', con cinque consiglieri, è sottorappresentata. Esprimiamo un solo assessore su otto. Le altre due liste civiche hanno un solo consigliere. 'Viva Viterbo' ha un assessore come noi e poi, per quanto riguarda la presidenza del consiglio, ha già dato''.

 

Quindi?

 

''Quindi, Sergio Insogna e il sottoscritto siamo in corsa come gli altri tre consiglieri di 'Oltre le mura'. Partiamo tutti alla pari. Il gruppo si riunisca, si decidano i criteri di scelta e s'indichi il nome che risponde meglio a quei criteri''.

 

Quali dovrebbero essere i criteri di scelta?

 

''Io ne posso indicare alcuni: l’esperienza, il consenso elettorale, la conoscenza della macchina amministrativa. E ce ne potrebbero essere altri. Incontriamoci, parliamone, entriamo nel merito e decidiamo. Invece, finora, su quest’argomento non c’è mai stato dialogo''.

 

E’ un’accusa al suo capogruppo Maurizio Tofani?

 

''No. E’ una richiesta di confronto. E colgo l’occasione per dire a lui e agli altri che questa volta non accetteremo imposizioni, né dal sindaco né da qualche politico estraneo al consiglio che volesse sponsorizzare qualcuno. Il presidente dell’assemblea non deve essere al servizio del sindaco, ma rappresentativo di tutto il consiglio comunale''.

 

Sta candidato se stesso?

 

''Ritengo di avere i requisiti per poterlo fare, anche se qualcuno, sbagliando grossolamente, mi ritiene già fuori dal consiglio per la vicenda Cev. Ma io non sono disponibile per motivi personali. Credo che il candidato migliore sia Sergio Insogna. Ha l'esperienza, il consenso, l'autorevolezza per poter svolgere il ruolo al meglio. Tuttavia siamo aperti a prendere in considerazione altre candidature. A patto che siano altrettanto autorevoli e che scaturiscano da criteri di scelta seri''.

 

Cosa accadrebbe qualora il gruppo di 'Oltre le mura' e le altre formazioni civiche dovessero indicare un nome diverso da quello di Insogna e dal suo?

 

''Vedremo. Se i metodi di scelta dovessero essere quelli usati finora, il sindaco Michelini si troverebbe davanti a brutte sorprese. Farebbe bene a non sottovalutarci''.

 

E’ una minaccia di passaggio all’apposizione?

 

''E’ un avviso che non siamo disposti a un nuovo 'prendere o lasciare'. Ci sono delle regole che pretendiamo siano rispettate. Se così non dovesse essere, vedremo…''.

 




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