VITERBO (fla.lud) – A Viterbo sono in aumento le vendite nel settore moda. In base al rapporto stilato da Unindustria, infatti, non solo il Lazio si colloca al 9° posto tra le Regioni d’Italia che meglio operano in questo settore, ma si evidenzia anche che a Viterbo, terza provincia del Lazio per incidenza, l’export va alla grande. Meglio, in ogni caso, di molte altre città.

In un clima di forte recessione che non ha risparmiato di certo il settore moda dove, dati alla mano, nel 2012 il numero delle imprese ha registrato una contrazione del 2,5% del rispetto al 2011, anche per il 2013 si prevede una situazione analoga. Ma ci si può lavorare. Come? “Sfruttando le possibilità del nostro territorio, creando una rete tra grande e piccolo, per proiettare creatività e produzione su larga scala”, ha spiegato Stefano Dominella, Vicepresidente del Comparto Moda di Unindustria.

Va specificato che nella nostra Regione il tessuto delle imprese specializzate nel confezionamento è pari al 65% del totale. Imprese artigiane che pur avendo il vantaggio di avere pochissimi dipendenti, una lunga tradizione di manualità e, di conseguenza, un’eccellente produzione, hanno il difetto di essere troppo piccole per essere lanciate a livello internazionale.

Il giusto compromesso allora sarebbe quello di valorizzare queste piccole realtà artigianali coinvolgendo le nuove generazioni e l’innovazione. Per questo motivo a Roma, dove le esportazioni hanno subito una leggerissima contrazione rispetto al 2011 ma con risultati comunque superiori al 2010 e 2009, fervono le iniziative per rilanciare un artigianato che guarda più al contemporaneo. Non solo sfilate ad Altaroma, sinonimo di lusso estremo e mercato di nicchia, ma anche e soprattutto progetti rivolti ai giovani designer come mostre, fiere e micro fiere.