ANNO 25 n° 89
Melilli e Tramontana oggi a Viterbo
Segretario regionale e dirigente nazionale incontrano i consiglieri del Pd
04/01/2016 - 08:53

VITERBO – Clamoroso al Cibali, anzi a via Polidori (che è peggio). Oggi pomeriggio, in un pomeriggio qualsiasi, mezzo ponte e mezzo no, l'inviato del Pd nazionale Riccardo Tramontana e il segretario regionale dello stesso Partito democratico, Fabio Melilli, saranno in città. Alla sede dei democratici, in via Polidori appunto, per il primo attesissimo confronto con quel partito – azionista di maggioranza dell'amministrazione Michelini – che dal 17 dicembre scorso è ridotto stile Vietnam, Vietnam dei bei tempi s'intende.

 

Il confronto, tenuto accuratamente nascosto dai diretti interessati ma che Viterbonewsd24 è in grado di svelare, arriva appunto a sorpresa, anche se era nell'aria. Prima saranno ascoltati i sette consiglieri ''ribelli'' del Pd (il capogruppo Serra e, in ordine alfabetico, Cappetti, Frittelli, Mongiardo, Quintarelli, Troili e Volpi), e i relativi assessori di riferimento (Troncarelli, eletta, e Perà, nominata). A seguire toccherà ai cinque consiglieri di rito popolare (Bizzarri, Boco, Fabbrini, Minchella, Scorsi) e agli assessori di riferimento (Ciambella e Ricci). Non è dato sapere in quale audizione verrà annoverato il quinto assessore in quota Pd (nominato pure lui), quel Tonino Delli Iaconi che, per usare un eufemismo, al momento è difficile ascrivere a questo o quello scacchiere.

 

Comunque, dopo il confronto odierno, che si immagina informale e cortese, ne seguiranno altri a Roma, di sicuro più ufficiali. Con l'intento di fare chiarezza sulla situazione viterbese e scongiurare, se possibile, la caduta di un'amministrazione di centrosinistra in un capoluogo di provincia (tra l'altro sempre governato dal centrodestra in passato): uno scivolone che lo stesso Renzi e il suo braccio destro Guerini vogliono evitare fino in fondo. Per ragioni d'immagine, certo, ma anche perché con la mega tornata delle amministrative alle porte, potrebbe creare seri danni allo stesso partito a livello nazionale. E scusate se è poco.




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