ANNO 25 n° 89
''Mazzola può dormire sonni tranquilli''
Perinelli (Cgil): ''Mai preso parte a beghe interne del Pd e non intendo farlo''
09/12/2015 - 09:45

VITERBO – ''Il presidente Mazzola può dormire su sette guanciali sonni tranquilli. La Cgil non ha alcuna intenzione di entrare nelle beghe correntizie del Partito Democratico. Come segretario non l’ho mai fatto e non ho spirito di iniziare ora, significherebbe snaturare il sindacato e quelle che sono le sue funzioni'', così il segretario provinciale Miranda Perinelli.

 

Al centro la polemica che si è innescata sulla trasversale tra il presidente della Provincia Mauro Mazzola e le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil. La scorsa settimana la conferenza stampa a Palazzo Gentili per mostrare ''l’alleanza Mazzola'', pensata per fare pressione sull’Anas in chiave di modifica del progetto del tratto Monte Romano – Civitavecchia.

 

Assenti i sindacati che però sono stati tirati in ballo in una nota stampa ufficiale. Tanto che gli stessi hanno reagito infastiditi con un ulteriore comunicato stampa. E proprio il numero uno di via Saffi ha reagito stizzito alle dichiarazioni delle forze sindacali, arrivando a ipotizzare anche un tentativo di attacco politico nei suo confronti.

 

''Forse la Cgil vuole attaccarmi politicamente, ma non ne capisco le ragioni. Siamo sempre stati in sintonia. Qualcosa deve essere cambiato, forse c’è un problema politico dentro al Pd. Certo è che il segretario della Cgil poteva prendere il telefono e chiamarmi, avremmo chiarito. Invece ha preferito farsi pubblicità sui giornali''.

 

Queste le parole del presidente in un’intervista rilasciata a Viterbonews24, dove ha anche annunciato che intende incontrare Cgil, Cisl e Uil o nella giornata di oggi o domani.

 

''Questa polemica è durata anche troppo, intendo dare un segnale distensivo. Interesse del sindacato è lo sviluppo del territorio. Il mio rapporto con Mazzola non è cambiato, ed è sempre stato buono. Non è cambiato nulla, l’unica cosa diversa è il ruolo di Mazzola. Prima era il sindaco di Tarquinia, ora è anche il presidente della Provincia. Questo implica un cambio di prospettiva''.




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