VITERBO - (d.s.) Le ultime ore di campagna elettorale. Poi solo spazio alle urne, alla voce degli elettori. Nella sede viterbese del Pd in via Polidori c'è una calma apparente. In realtà si lavora sottotraccia per convincere gli indecisi, per battere zone sconosciute: si sfrutta fino all'ultimo momento perchè l'esito delle elezioni può far cambiare il corso della storia degli ultimi mesi. Il Pd lo sa, sa che dall'esito delle elezioni si può modificare il destino dell'Unione europea e a cascata dell'Italia. Insieme ad Andrea Egidi (segretario provinciale) e Alessandro Mazzoli (deputato) c'è Matteo Orfini anch’egli parlamentare che è venuto nella Tuscia per sostenere i colleghi di partito e che proseguirà il suo tour in Umbria (prima a Terni, poi a Perugia). L’occasione è utile per tirare le somme della campagna elettorale, per ribadire i concetti fin qui espressi, per proseguire l’opera di cambiamento, per lanciare gli ultimi messaggi. L’accelerazione impressa da Renzi ha consentito al Pd di recuperare slancio e credibilità, ma mai come in questo caso conterà il risultato. Conterà vincere per rafforzare idee e leadership e per contare maggiormente a livello comunitario: “Abbiamo cercato di basare la campagna elettorale sul confronto senza alzare i toni – spiega Egidi -. Abbiamo provato a distinguerci rispetto a chi ci voleva stringere in una morsa facendo finta di non sapere che le scelte di austerity che l’Italia paga sono quelle effettuate anni fa dal governo di centrodestra e dettate dalla destra europea. Il messaggio che abbiamo diffuso è che è possibile una idea diversa di Europa che si fondi sui pilastri democratici e meno conservativi che hanno penalizzato il nostro paese”.

Il voto di domenica avrà un nesso stretto con l’esperienza di governo: “In queste elezioni conteranno i primi tre mesi del governo Renzi, le sue riforme, gli 80 euro in busta paga, la volontà di aggredire i privilegi – commenta Orfini –. In questa campagna elettorale il Pd si è mostrato molto unito. Venivamo da un anno e mezzo complicato, ma abbiamo dato prova di capire quali sono i problemi e di affrontarli uno ad uno senza strumentalizzarli. Abbiamo dato il senso di un’Italia più equa e più giusta che aggredisce la crisi redistribuendo la ricchezza. Oggi paghiamo le conseguenze di scelte che rimandano direttamente alla destra europea quella conservatrice. Sono convinto del successo del Pd. In fondo è quello che ha detto Renzi: dobbiamo conquistare un voto in più di Grillo. L’unico voto utile è quello al Pd”. Chiude la discussione Alessandro Mazzoli: “Sono le ultime ore di campagna elettorale e sono convinto che il Pd riporterà un risultato soddisfacente. Da giorni non seguo più i sondaggi, sento solo quello che la gente mi dice. Ora l’ultimo tentativo è quello di convincere gli indecisi che l’azione di cambiamento portata avanti dal Partito democratico è quella giusta a differenza delle scelte della destra o di quelle populiste”.