VITERBO - Ancora una giornata di grande affluenza per le strade di Viterbo, merito di un'edizione di San Pellegrino in Fiore che, nonostante qualche critica, continua ad attirare visitatori indigeni e stranieri. Ieri mattina, a dispetto di un cielo nuvoloso che non prometteva nulla di buono, di nuovo le vie del centro storico ingolfate e capannelli intorno agli allestimenti principali della manifestazione.

Alcuni funzionano alla grande: piazza del Duomo è sempre tra le più gettonate, con lunghe file sul ponte e una calca costante appena arrivati. Piace persino il drago, preso d'assalto dai più piccoli per strappare una foto ricordo. E poi il quartiere di san Pellegrino, con l'originale look di piazza San Carluccio curato dalla Camera di Commercio e le cascate in miniatura di piazza Scacciaricci.

Tanta gente anche a piazza della Morte e piazza del Gesù, con la fontana sempre gettonatissima. Non piace piazza del Comune, scarna e trascurata al punto da essere diventata un punto di passaggio distratto. Nel complesso, però, i visitatori ci sono, eccome se ci sono. E sembrano apprezzare anche: ''Vengo spesso in questo periodo dell'anno a trovare degli amici- spiega Giuseppe Loiacono, romano in visita nella Tuscia - e resto sempre molto colpito. Una città medievale come Viterbo trasformata in un giardino a cielo aperto è una meraviglia per gli occhi''.

Qualcosa si poteva fare meglio, qualcos'altro si poteva tranquillamente evitare. Ma a giudicare dai cellulari che immortalano scorci e dalle trattative che vanno a buon fine tra le piazze, San Pellegrino in Fiore 2015 la promozione se la merita. Oggi l'ultima giornata, con la degustazione ''Arti e Sapori'' a piazza san Carluccio, la rappresentazione dell'Amor Cortese a piazza san Loreno (ore 18) e gli studenti del corso di pittura Paolo Angelosanto in azione dal vivo. Alle 19 la fiaccolata conclusiva che chiuderà ufficialmente la manifestazione.