ANNO 25 n° 111
Last Minute Market, consulta al lavoro
Il progetto per mettere in commercio a prezzi ridotti o gratuitamente i prodotti
invenduti della grande distribuzione, rafforza la candidatura del capoluogo
25/09/2015 - 14:00

VITERBO - Last Minute Market, la consulta del volontariato al lavoro per concretizzare il progetto. Il fine è quello di realizzare un mercato solidale mettendo in commercio prodotti invenduti della grande distribuzione. Il tutto naturalmente a prezzi ridotti e per le persone più in difficoltà anche in maniera gratuita. Questo rende il tutto di valore sotto il punto di vista sociale, dando una mano a quei cittadini che se la passano peggio ma pure a un ceto medio sempre più in difficoltà. E’ inoltre un’iniziativa importante sul piano ambientale ed economico, riducendo il conferimento in discarica e quindi i costi comunali di smaltimento dei rifiuti.

 

L’idea è stata proposta dal Movimento Cinque Stelle, che in fase di discussione dell’ultimo bilancio ha puntato a fare destinare allo sviluppo del tutto 50mila euro. L’emendamento di proposta è stato poi ritirato dai pentastellati, all’interno delle faide politiche che hanno caratterizzato la discussione, e salvato dal presidente del consiglio Marco Ciorba, che l’ha fatto proprio.

 

E’ quindi diventato un progetto della consulta del volontariato, con cui tanto i Cinque Stelle quanto lo stesso Ciorba, attualmente anche presidente della consulta stessa, hanno intrecciato un rapporto di collaborazione e condivisione. Al momento è oggetto di lavoro al’interno del tavolo tematico della consulta dedicato alla coesione sociale e guida dal presidente di Viterbo con Amore Domenico Arruzzolo. L'emendamento è stato approvato in consiglio mettendo a disposizione una cifra iniziale di 10mila euro.

 

La cosa che forse ancora in pochi sanno è che tutto questo è già realtà in diversi comuni italiani. Grazie a una realtà imprenditoriale, che va proprio sotto il nome di Last Minute Market, che nasce nel 1998 come spin-off dell’Università di Bologna. Dal 2003 diventa azienda e opera su tutto il territorio nazionale, sviluppando progetti territoriali volti al recupero dei beni invenduti (o non commercializzabili) a favore di enti caritativi.

 

La ditta si avvale di un team operativo giovane e dinamico affiancato da docenti e ricercatori dell'Università di Bologna. Con oltre 40 progetti attivati in comuni, province e regioni Italiane, Hanno consolidato un metodo di lavoro efficace ed efficiente che permette di attivare in maniera progressiva il sistema donazioni/ritiri tenendo sotto controllo gli aspetti nutrizionali, igienico-sanitari, logistici e fiscali.

 

Nella fase di sviluppo dei progetti, oltre al coinvolgimento dei soggetti donatori e beneficiari, lavorano a stretto contatto con gli assessorati alle attività produttive, alle politiche sociali e culturali degli enti locali, con prefetture e Asl in modo tale da garantire la perfetta conformità con le normative vigenti, la trasparenza delle procedure, il monitoraggio e la quantificazione dei risultati ottenuti.

 

L’iniziativa può dare ulteriore spessore alla candidatura di Viterbo a capitale europea del volontariato, il cui dossier è stato presentato il 21 settembre.




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