ANNO 25 n° 111
Isis a Carnevale: il Comune non sapeva
Il sindaco Bartolacci scrive alla Pro loco e assicura che non accadrà più
04/02/2016 - 11:45

TUSCANIA – Isis a carnevale, è ancora guerriglia. Continua a far molto discutere la vicenda del furgone adibito a carro di carnevale che domenica scorsa ha sfilato per le vie di Tuscania con sopra un gruppo di persone, tra cui un bambino, travestite da miliziani tagliagole responsabili delle peggiori nefandezze in diversi paesi del Medio Oriente, oltre che dei recenti attentati terroristici a Parigi. Jihadisti sì, quindi, ma non al grido di Allah AkhBar-tolacci: il sindaco, infatti, della presenza nella sfilata dei carri di questa mascherata un po' troppo sopra le righe afferma di non sapere nulla.

 

''Siamo rimasti stupiti anche noi – spiega il primo cittadino tuscanese, Fabio Bartolacci -, l'amministrazione era all'oscuro di tutto. E' la Pro loco che ha organizzato la sfilata, con i carri realizzati dal centro anziani e dalla scuola, nessuno sapeva che ce ne fosse uno sul tema Isis, lo abbiamo visto noi amministratori come tutti gli altri cittadini quando sono passati in piazza. Il Comune ha chiesto la partecipazione delle scuole, alcune delle quali poi non hanno neanche fatto in tempo a organizzarsi e ce lo hanno comunicato solo domenica, e del centro anziani, che hanno rispettivamente realizzato il carro Disney e quello dei giapponesi. Ma l'organizzazione della sfilata è della Pro loco, non del Comune''.

 

Il sindaco cerca di gettare acqua sul fuoco delle polemiche (''Credo – dice - che il gruppo mascherato da miliziani non avesse l'intenzione di creare disagio ai cittadini''), ma comunque prende le distanze dall'accaduto. ''Ho scritto questa mattina una lettera al presidente della pro loco di Tuscania, Angelo Rauso, per chiedere di evitare in futuro che vengano allestiti carri dedicati a temi così delicati – annuncia -, perché ci sta che alcuni cittadini non abbiano gradito''. Da diverse segnalazioni giunte in redazione, in effetti, si evince il montare dello sdegno in una buona fetta della popolazione tuscanese per una rappresentazione, seppur certamente ironica e improntata ad uno spirito goliardico, che non ha probabilmente considerato i morti, la violenza e l'orrore che si nascondono dietro i passamontagna e le bandiere nere dell’Isis. Anche sui social la polemica non pare placarsi, specie da parte dei genitori degli alunni delle scuole che hanno partecipato, come protagonisti o come spettatori, alla sfilata.

 

''Il riferimento all'Isis si sarebbe potuto evitare – conclude il sindaco –, ma comunque aver riportato il carnevale dopo tanto tempo a Tuscania, in uno spirito di allegria e di grande voglia di partecipazione, credo sia un dato positivo che deve essere sottolineato. In ogni caso, sono certo che in futuro una cosa simile non accadrà più''. I cari vecchi classici costumi di carnevale, dai cow boy agli indiani, da Zorro ai dalmata della carica dei 101, ne saranno certamente lieti.




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