ANNO 25 n° 88
In corso battute in tutto il Lazio
Si rafforza l'ipotesi dell'allontanamento volontario da parte del ragazzo
23/09/2015 - 11:37

FABRICA DI ROMA – Proseguono a tamburo battente le ricerche di D.P., il 17enne che ha fatto perdere le tracce di sé lunedì scorso. Il suo cellulare è stato agganciato l'ultima volta a Ladispoli, in via delle Sorgenti, ed è lì che si stanno concentrando tutte le battute. Un luogo, Ladispoli, che non avrebbe alcun collegamento con il giovane, che non avrebbe né un parente né un amico nella cittadina costiera. Forse è stata solo la prima località che è riuscito a raggiungere dopo essersi allontanato da casa.

 

Già, perché dai primi momenti è apparso chiaro che il ragazzo si sia allontanato volontariamente da casa. L’altro ieri, lunedì, è uscito dalla sua abitazione a Fabrica di Roma e non ha più fatto ritorno. Il padre ha provato più volte a mettersi in contatto con lui, con chiamate e sms, ricevendo però come risposta un invito a non cercarlo più. Preoccupato, ha dato subito l’allarme ai carabinieri della stazione di Fabrica che hanno subito dato il via alle ricerche del giovane. E proprio dall’analisi dei tabulati telefonici, martedì sera, i militari sono riusciti a localizzarlo a Ladispoli, vicino Roma, ecco perché anche i carabinieri della stazione locale e i vigili del fuoco stanno partecipando attivamente alle ricerche. Indagini che procedono sì senza sosta, ma con molta discrezione, per non turbare ulteriormente il ragazzo e fare in modo così di ritrovarlo prima che possa compiere gesti di autolesionismo.

 

Dalle prime informazioni raccolte, infatti, sembra che il ragazzo abbia lasciato la scuola e al momento sia disoccupato. Questa situazione l’avrebbe portato a uno stato di forte malumore che, col passare dei giorni, sarebbe sfociato nella decisone di andarsene.

 

Con il caso di D.P., sale a tre il bilancio dei che risultano al momento svaniti nel nulla. E nel giro di meno di tre mesi. Prima del 17enne, c’è stato il caso di Lucio Ceccarelli. Agricoltore 39enne di Vallerano, di lui non si hanno più notizie dal 6 luglio scorso, quando si è allontanato da casa in sella alla sua bicicletta, stando al racconto dell’ultima persona che lo ha visto. L’ipotesi più accreditata, da subito avallata dagli investigatori, è quella dell’allontanamento volontario, tanto che le battute sul territorio ormai sono state interrotte anche se, per quanto possibile, gli accertamenti del caso continuano. Poi il giallo di Gianfranco Cipolloni, il viterbese di 74 anni, ex impiegato di banca ed ex arbitro di calcio, di cui non si hanno più notizie dai primi di luglio quando, durante uno dei suoi viaggi avventurosi, è scomparso misteriosamente nell’arcipelago del Borneo. Nel caso di Cipolloni, al contrario dei precedenti, il sospetto che, prima di avventurarsi in un’isoletta nonostante il mare grosso, avesse lasciato in hotel il cellulare, le medicine per la cardiopatia di cui soffriva da anni e tutti i suoi oggetti personali fa ipotizzare che l’intenzione del 74enne fosse quella di rientrare in giornata, ma così non è stato. Per questo si pensa al peggio.




Facebook Twitter Rss