ANNO 25 n° 79
In affanno l'amministrazione Michelini
Si cerca di rappezzare lo strappo col Sodalizio, ma si rischia la turbativa d'asta
12/10/2014 - 11:17

di Roberto Pomi

VITERBO - La Nuova Macchina di Santa Rosa rischia di essere un vaso di pandora. Interi pezzi della città si stanno scontrando in queste ore. Un clima velenoso fatto di dichiarazioni ufficiali, articoli di giornale, telefonate di fuoco e silenzi di piombo. Pietra dello scandalo le linee guida scelte dal Comune di Viterbo per affrontare tutto l’iter che porterà alla nascita dell’erede di Fiore del Cielo.

Ha ragione il sindaco Leonardo Michelini quando dice che la legge impedisce di inserire nella commissione, che sarà chiamata alla scelta, i non tecnici. Questo perché ragiona all’interno delle scelte votate lo scorso giovedì in consiglio comunale. Ed è proprio lì il pasticcio, in quel consiglio. Uno degli emendamenti presentati dall’opposizione infatti avrebbe meritato un po’ più d’attenzione e avrebbe potuto evitare lo scontro frontale con il Sodalizio. Ci riferiamo all’emendamento che proponeva di dividere la procedura in due parti: l’ideazione e la progettazione/costruzione. In questa maniera si poteva indire un concorso d’idee, dove magari si poteva introdurre anche la certificazione di fattibilità per ogni bozzetto. In questo caso, trattandosi di un concorso d’idee e non di un appalto si poteva pensare a una commissione composta anche da non tecnici.

In sostanza è quello che fece Marini sei anni fa. In quel caso il Sodalizio si chiamò fuori e non ci furono polemiche, ma per una ragione di buonsenso e opportunità. Infatti partecipò al concorso d’idee il vicepresidente del Sodalizio. In caso di una sua vittoria ci sarebbero stati, con il presidente dei facchini in commissione, un fiume di polemiche.

Tornando all’oggi. Fatto il concorso d’idee e scelto un bozzetto, si poteva espletare una gara per la progettazione e costruzione. Questo emendamento “salva-scontro” è stato però bocciato. Da sottolineare  un certo imbarazzo (non casuale) da parte di diversi esponenti della maggioranza, che si sono assentati o non hanno votato.

Nelle ultime ore il sindaco Michelini ha rilasciato dichiarazioni che hanno fatto saltare sulla sedia diversi esponenti dell’opposizione. A proposito della commissione: ''La scelta dei membri spetta ai dirigenti ma sarà mia cura, al momento opportuno, raccomandare la presenza di persone che abbiano un legame con certi pezzi di città''. Ed è proprio tra gli oppositori che sta balenando l’idea che questa intenzione del sindaco non sia proprio ottimale. “Si tratterebbe di turbativa d’asta!”, tuonano.

Insomma la pezza, pensata dal primo cittadino, per far rientrare dalla finestra il Sodalizio e ricucire i rapporti rischia di essere peggio del buco. Forse l’unica cosa sensata potrebbe essere sospendere tutto, operazione ancora possibile fino alla pubblicazione del bando, e rivedere le linee guida. Una clamorosa retromarcia, ma che potrebbe essere utile per salvare capre e cavoli.




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