ANNO 25 n° 110
Il rimpasto? Dopo il voto in Provincia
Il nuovo assetto di Palazzo Gentili compenserà i pesi tra le varie anime del Pd
08/10/2014 - 13:02

di Roberto Pomi

VITERBO - Rimpasto a Palazzo dei Priori, gli ingredienti non legano e il piatto è rinviato. In questi ultimi giorni sono state registrate tutta una serie di scosse telluriche all’interno della maggioranza che fa capo a Leonardo Michelini. Lo stesso ha mandato segnali distensivi e l’acqua sta tornando calma. Quella a cui assistiamo in queste ore altro non è che una tempesta nel bicchiere. Perché? Tutto è rinviato a primavera, o meglio al momento in cui entrerà nel vivo la partita per la nuova Provincia di Viterbo.

Non a caso più volte il sindaco Michelini ha stoppato sulla possibilità di fare un tagliando ora alla squadra di governo, facendo appello ai mesi a venire per un eventuale rimaneggiamento.

I malcontenti e i mal di pancia, che comunque nella coalizione che sostiene il sindaco sono diventati palesi e manifesti, non sono in politica ragione sufficiente a innescare cambi. A decidere entrate e uscite in campo sono, come nella migliore tradizione, le strategie politiche di correnti e correntine. Strategie che appartengono in primis ai partiti politici. E’ così che gli occhi vanno puntati sul Partito Democratico e il rimpasto non si fa ora perché i ‘’Pd-men’’ vogliono rimandare tutto al momento delle manovre per Palazzo Gentili. A quel punto, per la teoria dei vasi comunicanti, andranno a compensare i diversi pesi specifici tra via Ascenzi e via Saffi.

E’ per questo che possono dormire sonni tranquilli, almeno fino ai primi mesi del 2015, i vari Fabrizio Fersini e Sandro Mancinelli (dato come possibile assessore esterno) di area dem. Stesso discorso vale per il gruppo di Oltre le mura, dove l’agitazione sembra infatti messa al letto con camomilla. Le altre forze in giunta, da Viva Viterbo a Sel, non possono far altro che stare a guardare e galleggiare nelle strategie politiche insite nel Pd.




Facebook Twitter Rss