ANNO 25 n° 88
Il museo a palazzo degli Alessandri
È l'idea prospettata da Mecarini & Co., il presidente della Provincia favorevole
22/08/2015 - 10:08

VITERBO - Se, come tutto lascia prevedere, l'operazione andrà in porto, il museo del Sodalizio dei facchini di santa Rosa cambierà sì location, ma si sposterà di pochi metri. Quelli che dividono l'attuale sede da palazzo deli Alessandri, uno degli edifici più celebri e prestigiosi di Viterbo.

 

L'idea di trasferire il museo dagli angusti spazi in cui è ora allestito all'attiguo edificio medievale è stata prospetta dal presidente del Sodalizio dei facchini Massimo Mecarini a Mauro Mazzola, presidente della Provincia di Viterbo, ente proprietario dell'immobile, il quale, norme e burocrazia permettendo, si è detto favorevole a cedere in uso il palazzo.

 

Allo stato dell'arte non è possibile sapere quali potrebbero essere i tempi del trasferimento. Palazzo degli Alessandri, le cui interno è stato letteralmente devastato dagli impianti elettrici esterni che hanno reso inutilizzabili le pareti delle varie sale al primo piano, ha bisogno di una serie di costosi interventi.

 

Il secondo piano, raggiungibile solo attraverso una scomoda e traballante scala a chiocciola, dovrebbe essere dotato di un accesso nuovo e, soprattutto, a norma. Alcuni anni fa fu elaborato un progetto di massima da alcuni privati che intendevano trasformare l'immobile in location per mostre d'arte moderna e contemporanea, ma non se ne fece nulla.

 

Inoltre, dovrebbe essere allestita un'uscita di sicurezza. Anche in questo caso, i soliti privati proposero di realizzarla attraverso una finestra che si affaccia sulla retrostante piazza del Fosso. Fu ipotizzata una struttura metallica rimovibile, dotata di un elevatore elettrico per consentire l'entrata e l'uscita ai disabili. Un meccanismo analogo era previsto anche tra il primo e il secondo piano.

 

I due interventi strutturali erano stati preventivamente sottoposti alla Soprintendenza competente che li aveva definiti informalmente ''possibili''. Si riservò di esprimere un parere ufficiale e di concedere l'eventuale nulla-osta dopo aver esaminato i progetti definitivi.

 

Tra gli altri problemi da risolvere ci sono l'impianto di riscaldamento, il bagno e gli infissi. In definitiva, svariate decine di migliaia di euro di spesa. Ma il Sodalizio dei facchini non dovrebbe essere un problema insormontabile mettere insieme la somma necessaria.

 

Secondo quanto si è appreso, la sede del Sodalizio resterebbe d'ove. Cioè nel palazzetto messo a disposizione del Comune. Ma i facchini avrebbero pensato in grande: dopo palazzo degli Alessandri potrebbero 'conquistare' il contiguo palazzo Scacciaricci con la relativa torre, diventando così i 'signori' di san Pellegrino. E c'è chi è pronto giurare che ci riusciranno.

 




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