ANNO 25 n° 111
Il Festival delle luci si tinge di giallo
Il sindaco Michelini: “Non mi preoccupo, operiamo nella massima trasparenza”
08/04/2014 - 17:46

VITERBO – Giallo perché è il colore delle fiamme della Guardia di Finanza. E giallo perché nessuno sa bene cosa abbiano acquisito gli uomini facenti capo al colonnello Alfonso Amaturo ieri mattina.

“E’ probabile che l’accesso sia conseguente all’esposto presentato dalla minoranza sul Festival delle Luci. E’ legittimo che adesso gli organi competenti debbano indagare”, così il sindaco Leonardo Michelini, che ha appreso la notizia in tarda mattinata perché impegnato al consiglio comunale in corso dalle ore 9. In ogni caso “non mi preoccupo più di tanto. Agiamo sempre, anche nel caso del Festival delle Luci, nella massima trasparenza e correttezza”.

La minoranza, però, è di tutt’altro avviso. La manifestazione “Lumi in aria”, in particolare, si è svolta dal 20 dicembre al 6 gennaio, in pieno periodo natalizio. All’opposizione è tornato mica tanto il fatto che Palazzo dei Priori abbia affidato l’allestimento del festival all’impresa più cara. E, per questo, come confermato ieri pomeriggio dal consigliere Claudio Ubertini, ha presentato un esposto in Procura.

Due erano le aziende partecipanti: Audiotime di Viterbo e Carramusa di Vasanello. Come noto il Comune scelse la prima per 70mila euro (a fronte dei 45mila della seconda) che, come è altrettanto noto, è tra i soci fondatori di Caffeina. “Inutile nascondersi dietro un dito”, ha detto l’ex sindaco Giulio Marini. Perché, se il Comune sostiene che l’impresa prescelta offriva prestazioni in più, per l’opposizione non erano richieste. “E’ evidente che dietro c’è una lobby di Caffeina”, dicono.

Adesso, comunque, le carte sono sotto la lente di ingrandimento dei finanzieri, che passeranno al setaccio le anomalie contestate. “Stiamo indagando ma, per il momento, non possiamo dire altro”. Alla caserma di via Cardarelli il riserbo è alle stelle; tuttavia si ha l’impressione che il materiale è corposo e piuttosto “interessante”.




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