VITERBO - A Palazzo Gentili si lavora per impostare la nuova Provincia. Il primo e importante nodo da scegliere riguarda le decisioni che saranno prese in fase di definizione e approvazione dello statuto. Un passaggio chiave perché la riforma Delrio dà agli eletti la possibilità di operare essenzialmente due tipi di scelta. Potrebbero optare per la formazione di una giunta, su cui distribuire le deleghe rimaste in seno alle province. Su questa strada si andrebbe a determinare una maggioranza e una minoranza, come è stato fino a oggi.

Ma c’è anche una seconda possibilità, che il presidente Mauro Mazzola non ha fatto mistero di preferire. In sostanza consiste nel mantenere le deleghe in capo al presidente con i dodici consiglieri, tutti coinvolti nell’azione amministrativa, a cui sarebbero assegnate delle aree territoriali di competenza. Una formula nuova, secondo alcuni particolarmente indicata per aprire una fase nuova, considerando anche che si parla dell’amministrazione di un ente di secondo livello.

In questa settimana i ragionamenti si sono concentrati sull’opzione migliore con cui impostare il lavoro. Intanto oggi alle 12 è previsto l’insediamento del nuovo consiglio. Un primo momento di incontro ufficiale tra gli eletti e il presidente Mazzola.

''Non si tratterà di un consiglio provinciale vecchio stampo - ha precisato Mazzola - con tempi lunghi e dilatati e dove, di solito, le decisioni procedevano a rilento. Sarà invece un meeting meno formale, un modo per conoscerci e iniziare a gettare fin da subito sul tavolo le problematiche da affrontare nei prossimi giorni''.

Infine, sembra scontata la nomina di Maurizio Tofani alla vicepresidenza.