ANNO 25 n° 116
Giulio Marini: ''Se questo è un partito''
L'ex sindaco diserta l'incontro con Arena: ''Siamo abbandonati a noi stessi''
09/09/2015 - 12:26

VITERBO – ''Forza Italia non è un partito, non può funzionare così. Il problema dello scontro tra me e Francesco Battistoni non è mai stato risolto perché nessuno è intervenuto. Ci hanno lasciato appesi, abbandonati a noi stessi e questo è il risultato'', entra così Giulio Marini nel dibattito aperto sul futuro del partito azzurro nel capoluogo della Tuscia.

 

''Non c’è stato mai nessuno che ha voluto sanare veramente questa situazione – continua -. Stiamo parlando di una vicenda umana prima ancora che politica, fatta di reciproca delusione. Un partito vero dovrebbe lavorare per sanarla. Questo è mancato''.

 

Marini non è andato all’incontro organizzato dal nuovo coordinatore cittadino Giovanni Arena, tenuto ieri sera. ''So che hanno faticato un po’ a organizzarlo, hanno contattato anche qualche mio amico all’ultimo. Giovanni nella vostra intervista, dove ci invita a seppellire l’ascia di guerra, si è espresso in maniera pontificante ma è il momento della concretezza, servono i fatti. Un partito è relazione, vanno curati i rapporti. Quando si è discusso il bilancio io, da consigliere comunale di Forza Italia, l’ho chiamato e aggiornato su quanto stava accadendo. Ma questo non può funzionare in una sola direzione, per quello che mi riguarda sono disponibile ma gli altri sembra di no''.

 

L’ex sindaco smentisce le voci che lo vorrebbero prossimo a un passaggio alla Lega. Precisa che è andato all’incontro organizzato da Umberto Fusco perché era presente il senatore Sergio Divina, suo caro amico, e perché la Lega fa parte della compagine di centrodestra. ''Anche queste voci messe in circolazione sono negative – dichiara Marini -. Poi ci si chiede di seppellire l’ascia di guerra, ma non si capisce che tutto dipende dai comportamenti che si hanno''.

 

Il sogno ''mariniano'' per il futuro di Forza Italia è quello del congresso. Congresso che sembrava nell’aria alla fine dello scorso anno ma che poi è saltato. ''Allo stato attuale – analizza Marini - non c’è nemmeno rabbia per quanto accade, piuttosto direi che c’è disinteresse. Se si vuole riorganizzare la classe dirigente di Forza Italia occorre sanare i problemi e cambiare i metodi''.

 




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