VITERBO – Ferento riapre le porte. E lo fa domenica prossima, 19 gennaio, grazie alla collaborazione tra il dipartimento di Scienze per i beni culturali dell’Università della Tuscia, il Comune di Viterbo e la soprintendenza per i beni archeologici per l’Etruria meridionale.
L’iniziativa, che si ripeterà la terza domenica di ogni mese, servirà anche per l’avvio di un progetto di collaborazione tra gli enti e gli operatori del settore turistico al fine di inserire l’area archeologica nelle offerte dedicate ai visitatori della Tuscia.
‘’In attesa che siano visitabili anche i nuovi settori di scavo, - spiegano gli organizzatori - che ci si augura sia possibile rendere visibili per la prossima primavera, si inizia con l’area archeologica che, a seguito di una accurata pulizia, ha oggi le condizioni idonee per la fruibilità’’.
Le visite saranno a cura del personale dell’università o degli archeologi professionisti del dipartimento di Beni culturali dell’Università della Tuscia, muniti di regolare patentino per l’abilitazione a guida turistica per la provincia di Viterbo.
‘’Ferento, civitas splendidissima’’, questo il nome dell’iniziativa, partirà alle 9 di domenica con la prima visita guidata, per poi proseguire fino alle ore 14.
''Quest’amministrazione punterà alla valorizzazione dei beni storici e archeologici della città – aveva commentato il sindaco Michelini lo scorso giugno – nell’ottica della creazione di un’economia della cultura, fondamentale e necessaria per favorire l’occupazione nel nostro territorio. Nello specifico, la riapertura di Ferento – aveva aggiunto – costituisce per i viterbesi la riappropriazione di uno spazio a loro caro, il recupero di una memoria storica e identitaria. Sarà infine utile per riportare i turisti a visitare il teatro, e favorendo quindi l’economia del settore legato al turismo’’.
Nel caso di condizioni meteorologiche sfavorevoli gli archeologi e le guide specializzate saranno a disposizione per accompagnare i visitatori al Museo Nazionale Etrusco – Rocca Albornoz.