ANNO 25 n° 110
Emergenza a Roma, altri rifiuti in arrivo?
Da fine maggio la capitale potrebbe dover trattare la mondezza altrove
05/04/2014 - 10:12

Roma rischia di essere invasa dai rifiuti e a Viterbo è legittimo preoccuparsi. Non per facile allarmismo, ma perché i precedenti insegnano, se è vero che negli impianti viterbesi la mondezza romana è già arrivata e continua arrivare in parte tuttora. Ma la nuova emergenza che si profila per la capitale potrebbe aggravare la situazione nella Tuscia, e non solo. Andiamo con ordine.

Tutto nasce dall’interdittiva del prefetto di Roma che impedisce al Campidoglio di usare gli impianti di trattamento (a Malagrotta e a Rocca Cencia, che trattano insieme il 70 per cento dei rifiuti romani) con la Colari, il gruppo imprenditoriale di Manlio Cerroni. Un atto necessario viste le inchieste e i provvedimenti giudiziari che vedono al centro il Supremo. Il sindaco Marino, però, ha scavalcato questo veto con un’ordinanza di emergenza, che consentiva di utilizzare comunque quei due impianti ma che però scadrà il 26 maggio prossimo. Da quel momento in poi “Roma rischia di essere sepolta da tonnellate di rifiuti”, come ha detto il sindaco Ignazio Marino. Che ha chiesto aiuto anche al Governo, ricevendo un secco no: “Comune di Roma e Regione si prendano le loro responsabilità – gli ha risposto il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti – visto che la legge affida loro ampi poteri sui rifiuti”. No – almeno per ora - anche alla richiesta di Marino e Zingaretti di nominare un commissario straordinario che avrebbe la facoltà di requisire i due impianti e di continuare a farli funzionare.

CONTINUA A LEGGERE SU VITERBOPOST.IT




Facebook Twitter Rss