VITERBO - Due uomini e una donna sono finiti in manette nell'ambito dell'operazione ''Libertà'', che trae origine da alcune segnalazioni ricevute dai carabinieri riguardo un giro di prostituzione in un appartamento del centro storico di Viterbo.

In manette sono finiti un uomo di 27 anni, la moglie di 25 e un trentacinquenne: il trio gestiva due appartamenti, uno nella Tuscia e uno a Terni, all'interno dei quali le ragazze incontravano i clienti. Il tutto pubblicizzato con appositi annunci su siti erotici.

Su ogni prestazione, i tre intascavano il 70% circa del denaro, ma alle ragazze era lasciata la possibilità di inviare qualche soldo alle famiglie in Romania, illudendole così di fare qualcosa di buono. Per il resto, un controllo totale, con spostamenti autorizzati e la presenza fissa di uno dei membri del trio durante gli incontri con i clienti per garantire riservatezza.

Due le ragazze individuate finite nel giro, di cui una, oltretutto minorenne, è la nipote della donna arrestata. Altre che in passato erano finite nelle mani dei tre non sono ormai più sul territorio italiano e quindi non rintracciabili. I carabinieri sono intervenuti perché, sentendosi in pericolo, gli sfruttatori erano pronti a tornare in Romania con le ragazze.

I due uomini sono stati arrestati nei due appartamenti gestiti dalla banda, quello di Terni e quello di Viterbo. La donna, rientrata in Italia perché non aveva più notizie dei complici, è stata invece fermata al casello autostradale di Orte.

Durante le perquisizioni sono state rinvenute nelle abitazioni una pistola a salve modificata per poter sparare, una a piombini, un tirapugni e un manganello, pronti in caso di problemi con qualche cliente. I gip di Terni e Viterbo hanno convalidato il fermo dei tre (la donna si trova nel carcere femminile di Civitavecchia).