ANNO 25 n° 89
Divorzio breve, Fioroni ''disobbedisce'' al Pd e si astiene
''L'istituto della famiglia ha necessità di essere sostento e rafforzato''
30/05/2014 - 09:37

VITERBO - Come l'ultimo giapponese sull'isola del Pacifico, il deputato Pd Giuseppe Fioroni si è astenuto al voto alla Camera per l'approvazione del cosiddetto divorzio breve.

 

''Ho votato difformemente dal gruppo sul divorzio breve. Pur comprendendo le motivazioni del provvedimento,- ha spiegato Fioroni - ritengo che l'istituti della famiglia ha necessità di essere sostento e rafforzato''.

 

Ad avviso del parlamentare viterbese, ''il provvedimento avrebbe meritato una riflessione più ampia che coinvolgesse anche le politiche a sostegno della famiglia e dei minori che in ambito famigliare sono sicuramente i più deboli''.

 

Infine Fioroni si è augurato che ''il Parlamento con la stessa rapidità prende provvedimenti per la famiglia che resta comunque per la stragrande maggioranza degli italiani un elemento fondante del nostro paese''.

 

Complessivamente sono stati 14 gli astenuti sul ddl che introduce il divorzio breve (uno solo, Fioroni, del Pd) e 30 i contrari. Il provvedimento è stato approvato a larghissima maggioranza: i sì sono stati infatti 381.

 

Il testo passa ora al Senato e il Partito Democratico ha annunciato che chiederà a Palazzo Madama di ''fare gli straordinari'' per approvare definitivamente il ddl in tempi strettissimi.

 

Ecco cosa prevede la nuova normativa sul divorzio breve.

 

Stop alla separazione di 3 anni per ottenere il divorzio: il termine scende a 12 mesi per le separazione giudiziale e a 6 mesi per le consensuali, indipendentemente dalla presenza o meno di figli. Se la separazione è giudiziale, il termine decorre dalla notifica del ricorso.

 

La comunione dei beni si scioglie quando il giudice autorizza i coniugi a vivere separati o al momento di sottoscrivere la separazione consensuale.

 

Il divorzio breve sarà operativo anche per i procedimenti in corso.




Facebook Twitter Rss