ANNO 25 n° 110
Danni fauna, Costa:
''La Provincia al fianco degli agricoltori''
18/03/2014 - 13:29

Venerdì scorso l’assessore all’agricoltura di Palazzo Gentili, Cesare Costa ha incontrato i rappresentanti viterbesi delle associazioni agricole. In agenda i danni da fauna selvatica, problematica che sempre più influisce sul rendimento delle aziende agricole della Tuscia. Su tutte quella relativa alla specie dei cinghiali, animale che, più degli altri, crea danni alle coltivazioni, andando a intaccare gli ormai sempre più esigui proventi degli agricoltori.

“Purtroppo – ha specificato l’assessore – quello dei danni da fauna, provocati in particolar modo dai cinghiali, è un problema che con il passare del tempo si acuisce sempre di più. Ho ascoltato i rappresentanti delle organizzazione agricole e nel limite delle nostre competenze faremo il possibile per trovare una soluzione a questa problematica. Sono state già poste in essere delle misure di salvaguardia che vogliamo estendere anche alle aree protette. Infatti – ha aggiunto Costa – il cinghiale non è un animale stanziale, ma si sposta: dai parchi, dove è protetto, esce, facendo anche 60 chilometri, crea danni nelle aziende agricole, e poi rientra indisturbato. In questo modo non può essere per nulla controllato. Quindi sono stati messi in piedi dei progetti ed è stata firmata una convenzione quadro con le aree protette, sia provinciali che regionali, per il contenimento della specie e quindi per poter effettuare la selezione anche all’interno delle riserve naturali. Un piano che, però, dovrà essere approvato dall’agenzia dei parchi”.

Nel frattempo anche la Regione si è mossa su questo tema, proponendo un disegno di legge: “E’ la strada giusta – ha proseguito Costa – che noi condividiamo in pieno, perché questa normativa conferma quello che noi diciamo da tempo: solo con il contenimento e la prevenzione può essere risolto questo problema. Ci tengo a tranquillizzare gli agricoltori – ha chiuso l’assessore – la Provincia nel limite delle sue competenze farà tutto il possibile per trovare una via d’uscita e dare loro maggiore tranquillità”.




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