ANNO 25 n° 114
''Dai risparmi i fondi per assumere''
Il sottosegretario alla Salute De Filippo spiega le pratiche concorsuali
per i lavoratori precari della sanità previste dalla nuova legge di Stabilità
10/01/2016 - 10:24

VITERBO - Per i lavoratori precari della Asl si muove il Governo. E, dopo l'approvazione della legge di stabilità che contiene nell'articolo 543 la deroga al Dpcm 6 marzo 2015, lo fa rimandando alla Regione Lazio la patata bollente dell'avvio di procedure concorsuali che serviranno in primis a garantire - o eventualmente se possibile anche a potenziare - i sevizi ai cittadini, e poi a stabilizzare i dipendenti con contratti a termine, non solo quelli a tempo determinato ma anche co.co.pro e co.co.co che abbiano maturato i requisiti richiesti.

 

Come già spiegato da ViterboNews24, infatti, la manovra finanziaria approvata lo scorso dicembre contiene misure ad hoc per ciò che concerne lo sblocco delle assunzioni per il personale sanitario. Lo ha spiegato molto chiaramente qualche giorno fa, durante un'audizione in Commissione Affari sociali, il sottosegretario alla Salute del Governo, Vito De Filippo, che senza tanti giri di parole punta il dito sulla necessità di assumere personale nella Sanità anche e soprattutto dopo le nuove direttive europee emanate lo scorso novembre in materia di orari di lavoro dei dipendenti del servizio sanitario nazionale. ''Non vi è dubbio che questo intervento normativo si sia reso necessario – ha spiegato De Filippo -, tenuto conto che già con decorrenza 25 novembre 2015 il personale sanitario del Ssn non può più effettuare turni in deroga alle disposizioni previste dal decreto legislativo n. 66 del 2003 in materia di orario di lavoro. La norma proposta con la legge di Stabilità prevede un percorso di programmazione regionale dei fabbisogni di personale, al fine di indire procedure concorsuali straordinarie da concludersi entro il 31 dicembre 2017, fase culminante di tutta la procedura, per far fronte ad eventuali esigenze assunzionali, nel rispetto, comunque, delle vigenti disposizioni in materia di contenimento delle spese di personale nonché, per le Regioni sottoposte a piani di rientro, degli obiettivi previsti in detti piani''.

 

Questo ultimo passaggio riguarda appunto il Lazio - e quindi la Asl di Viterbo – ed è un punto fondamentale dell’intero discorso. Perché, sebbene ormai l'emergenza sembri superata, come ha detto il sub commissario della Regione Lazio all'attuazione del piano di rientro sanitario in occasione della Conferenza dei servizi dell’Azienda viterbese lo scorso dicembre, il Lazio è comunque ancora sottoposto ai vincoli di tale piano, che vanno conciliati con l’avvio del processo di stabilizzazione del personale precario. Secondo quanto illustrato dallo stesso sottosegretario De Filippo, le Regioni dovranno a breve giro di posta predisporre un piano inerente il fabbisogno di personale, dando evidenza delle modalità organizzative del personale stesso, in modo da garantire il rispetto delle disposizioni dell'Unione europea in materia di articolazione dell’orario di lavoro, attraverso una più efficiente allocazione delle risorse umane disponibili. Il termine entro cui presentare i risultati di questa ricognizione sono stretti, visto che i dati dovranno essere trasmessi entro il prossimo 29 febbraio al Tavolo di verifica degli adempimenti, al Comitato permanente per l’erogazione dei Lea (Livelli essenziali di assistenza) e al Tavolo per il monitoraggio dell’attuazione del decreto sugli standard ospedalieri. Una volta ottenute le ricognizioni sui fabbisogni, questi organismi dovranno provvedere all’esame dei dati forniti dalle Regioni entro il 31 marzo 2016.

 

In base a quello che emergerà da tali analisi, ''gli enti del Servizio sanitario nazionale potranno ricorrere a forme di lavoro flessibile – spiega ancora De Filippo -, che potranno essere prorogate fino al 31 ottobre 2016''. Ma non oltre quella data. In deroga a quanto previsto dal decreto del presidente del Consiglio dei ministri 6 marzo 2015, inoltre, De Filippo ha inoltre chiarito anche che gli enti del Ssn hanno la facoltà di indire entro il 31 dicembre 2016, da concludere entro il 31 dicembre 2017, procedure concorsuali straordinarie per l’assunzione di personale medico ed infermieristico. Come già spiegato da ViterboNews24, potranno essere riservati i posti disponibili, nella misura massima del 50 per cento, al personale medico e infermieristico in servizio all’entrata in vigore della legge di stabilità, che abbia maturato alla data del bando almeno tre anni di servizio, anche non continuativi, negli ultimi cinque anni con contratti a tempo determinato, con contratti di collaborazione coordinata e continuativa o con altre forme di rapporto di lavoro flessibile con i medesimi enti.

 

Resta il problema delle risorse, che al momento sembra essere lo scoglio principale nell'attuazione del percorso di stabilizzazione, almeno per il Lazio. Va però anche detto che senza una soluzione definitiva al problema, sono a rischio i servizi, specie per la provincia di Viterbo, dove i precari della sanità che contribuiscono a mandare avanti la baracca rappresentano un numero eccessivamente alto rispetto agli altri territori. Il sottosegretario De Filippo, si mostra, però abbastanza carico di ottimismo rispetto ai fondi in cassa. “Per quanto concerne infine le risorse da destinare alle nuove assunzioni – conclude - queste saranno recuperate nell’ambito dei risparmi derivanti dai provvedimenti già previsti nello stesso testo della legge di Stabilità, quali la centralizzazione degli acquisti e i piani di rientro previsti per le Aziende in deficit di bilancio, oltre che da quelli in materia di prevenzione e corretta gestione del rischio sanitario”. Un ottimismo che si spera sia condiviso anche dalle parti della Pisana.




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