ANNO 25 n° 111
Da artigiano in crisi a coltivatore
In manette quarantenne viterbese
Scoperte dai carabinieri oltre 500 piante nelle campagne intorno a Vitorchiano
12/06/2015 - 13:04

VITERBO - Una piantagione in grande stile, con oltre 500 piante divise in filari mimetizzati tra la vegetazione e un impianto di irrigazione a goccia automatizzato e programmato per innaffiare in vari momenti della giornata. Il tutto nascosto nelle campagne di Vitorchiano, scoperto dai carabinieri di Viterbo nella giornata di ieri.

 

A far scattare le indagini è stato l'arresto, in mattinata, di un operaio viterbese di 48 anni, ai quali i militari avevano sequestrato 350 grammi di marijuana insieme al materiale per il confezionamento e la pesatura dello stupefacente. Da lì sono risaliti al fornitore, un artigiano di Bagnaia di 46 anni: nella sua abitazione, altri quattro chili e mezzo di droga già essiccata a pronta per la vendita.

 

Il grosso della coltivazione, però, è stato scoperto in un fondo agricolo di sua proprietà, a pochi passi da Vitorchiano: lì ecco spuntare i filari organizzati a ferro di cavallo, per far sì che la marijuana si confondesse con le erbacce accanto. Una piantagione di tre ettari con oltre cinquecento piante, sradicate dai carabinieri che sono stati costretti a recarsi sul posto con le jeep a causa del terreno impervio.

 

''Siamo di fronte a una persona che sicuramente aveva maturato esperienza - spiega il colonnello Mauro Conte - questo è un quantitativo paragonabile a quello di certe zone dell'Olanda. La marijuana era trattata con la massima cura, con il verderame, e puntualmente annaffiata. Per una coltivazione così devono essere serviti tantissimi semi''.

 

L'uomo si è giustificato spiegando di aver messo su il business per far fronte alle serie difficoltà economiche della sua azienda artigiana. ''Le piante nane, di altezza inferiore agli standard, erano state modificate per avere un altissimo principio attivo'' spiega il capitano Giovanni Martufi. Nel complesso la piantagione, circa 350 chili in totale, poteva fruttare quasi duecento mila dosi giornaliere, per un valore di un milione e mezzo di euro.

 

''La nostra paura - conclude Conte - è che le difficoltà economiche spingano le persone a intraprendere attività criminali. Questa operazione arriva dopo una serie di altre, brillanti, che hanno colpito il narcotraffico viterbese, con il terzo sequestro di una piantagione in una settimana. Ieri ho lodato la compagnia di Pescia Romana per i risultati nell'operazione ''Sentiero bianco'', oggi sono orgoglioso di elogiare i carabinieri di Viterbo e Vitorchiano''.




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