ANNO 25 n° 88
Così è morto il camposcuola
In attesa dei soldi del Comune (ormai dati per dispersi) per rifare la pista
ecco com'è ridotto l'impianto sulla Teverina: una vergogna per Viterbo
21/11/2015 - 12:51

VITERBO – ''Da parte nostra non possiamo far altro che cercare di portare avanti le attività agonistiche, di allenamento e permettere anche ai cittadini di poter sfruttare la struttura. Dispiace perché il camposcuola non è da considerare solo un luogo sportivo, ma soprattutto un posto di aggregazione che racchiude anche una grossa valenza sociale. E vista la situazione attuale c’è il rischio che tutto questo possa andar perso''.

 

Quelle del professor Sergio Burratti, presidente provinciale della Fidal, nonché padre, insieme a Giuseppe Misuraca, dell'atletica viterbese, sono parole che mescolano da una parte la volontà di non arrendersi, ma che dall’altra fanno trasparire un pizzico di rassegnazione.

 

Perché gli anni passano, i problemi restano, le promesse l'hanno portate via il vento e quella struttura, sulla strada Teverina, che una volta era teatro di grandi eventi e punto di riferimento non solo per Viterbo e provincia, ora si sta piegando come una scarpa vecchia.

 

Pista deteriorata, strutture non al passo con i tempi, piccoli ma grandi problemi di manutenzione e un ultimo, ma qui la colpa va attribuita a madre natura, la chiusura di un tratto dennl'anello a causa di un vecchio albero pericolante.

 

''Eravamo al corrente di questo pericolo – dice Burratti – sono anche venuti dei tecnici del Comune per visionare la situazione e redigere una perizia. Al momento però non abbiamo avuto comunicazioni al riguardo. Speriamo – si augura il presidente provinciale – che il tutto si possa chiudere in tempi brevi così da poter almeno permettere di usufruire di una pista completa''.

 

Già, la pista. Altro grosso male di cui soffre il camposcuola. Di quella che una volta era una vero palcoscenico, ora è rimasto poco. Solo qualche granello di gomma. E pensare che i soldi ci sarebbero per dare un definitivo schiaffo al problema, ma ''pare che la gara d’appalto non parta mai – spiega Burratti – i fondi per i lavori sono stati stanziati e quantificati (intorno ai 300mila euro, ndr), e sarebbero dovuti già partire i primi lavori, ma per questo problema sono fermi’’.

 

Liquidi che erano stati confermati anche dal sindaco, Leonardo Michelini, durante la presentazione ufficiale di Eroica 2015, quando dichiarò che i soldi erano stati messi a bilancio, trovando parere favorevole anche da parte del Coni.

 

Al momento però ancora nulla, e la mancanza di un vero iterlocutore, viste le serrande abbassate sull'assessorato allo sport, non aiuta a sbloccare la situazione.

 

''Ci auguriamo che al breve possa arrivare la tanto attesa e promessa svolta - conclude Burratti - è un peccato perché la Fidal ha sempre dimostrato di lavorare con impegno valorizzando atleti che ancora oggi partecipano e si fanno notare nelle gare nazionali''.

 

Una patata bollente che solo l'amministrazione comunale può raffreddare. E far retrocedere quel pensiero che solcando la struttura viene quasì spontaneo pensare: ''Qui c'era una volta il camposcuola''.




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