ANNO 25 n° 110
Commercianti sul piede di guerra
Le modifiche della viabilità in piazza Matteotti penalizzano il centro storico
29/01/2016 - 09:54

CIVITA CASTELLANA – Posto per parcheggiare in piazza Matteotti non c'è più, a causa delle modifiche alla viabilità operate dal Comune, e le attività commerciali ne risentono pesantemente. Sono da tempo sul piede di guerra contro l’amministrazione Angelelli i commercianti del centro storico civitonico, che lamentano una diminuzione sensibile degli affari da quando è stato cambiata la destinazione d'uso dello spazio circostante la fontana di piazza Matteotti. Già lo scorso 30 novembre avevano sottolineato i disagi di questa decisione, con una lettera inviata al sindaco Gianluca Angelelli, al vice sindaco Giancarlo Contessa, all'assessore alla Viabilità Tonino Zezza, alla delegata al centro storico Nicoletta Lelli e al comandate della polizia locale, ma di risposte concrete non ne sono arrivate.

 

La trasformazione dell’area ‘’da parcheggio per autovetture a isola pedonale – si legge nella missiva dei commercianti -, ha penalizzato fortemente l’operato delle attività commerciali esistenti nel centro storico, procurando un allontanamento dei clienti dalle singole attività esistenti su questo territorio, a vantaggio di quelle con un più consono parcheggio limitrofo alle attività stesse. Purtroppo in un momento di vita frenetica in aumento e di una crisi reale che non tende ad arrestarsi, anche valori aggiunti come il parcheggio creano la differenza. A nostro avviso la comunità civitonica, soprattutto nel periodo invernale, con la diminuzione delle ore solari, non è pronta ad un’ottica in cui la piazza del centro storico debba essere vissuta quotidianamente a prescindere dalla presenza o meno di attività commerciali o di una seppur moderata distanza da percorrere a piedi per raggiungerla. Situazione concretamente visibile osservando il numero molto esiguo di cittadini che quotidianamente frequenta la piazza, a differenza di quelli che passeggiano nei centri commerciali”.

 

Il problema principale riguarda il fatto che i pochi stalli rimasti non sono né a pagamento né a disco orario, e che quindi vengono occupati dai residenti che spesso vi lasciano la macchina per molte ore, impedendo di fatto che gli avventori di passaggio possano trovare uno spazio per soste brevi. E i parcheggi al belvedere sono ritenuti troppo distanti. “Parlando con i nostri clienti si evidenzia indiscutibilmente la loro preoccupazione nel parcheggiare la macchina soprattutto nelle ore pomeridiane e serali presso i parcheggi belvedere – continua la lettera dei commercianti -, ove l’illuminazione non rassicura la sicurezza personale, e che comunque in caso di acquisti comporta una fatica aggiuntiva nel trasportare gli stessi presso la propria autovettura. Altresì, per acquisti più celeri come quelli effettuati presso bar, tabaccherie, forni eccetera il tempo impiegato per raggiungere i punti vendita è ben più lungo rispetto a quello speso nei vari locali, questo a discapito delle attività del centro storico”. Attività che, come sottolineano i titolari “sono un punto forte all’interno del centro storico, sono il cuore pulsante della cittadina”.

 

La posizione dei commercianti però non è solo critica, ma anche propositiva. Gli operatori del centro, infatti, hanno anche messo a punto una proposta di modifica al provvedimento comunale, una specie di compromesso per venire incontro alle esigenze di tutti. Per un periodo di prova di tre mesi, i commercianti hanno infatti chiesto il restringimento dell’area pedonale intorno alla fontana di piazza Matteotti, unitamente al ripristino di otto parcheggi per ogni lato della fontana; la realizzazione di una nuova zona di carico e scarico al limite con il termine dei parcheggi sul lato del Comune; l’inserimento di un parchimetro per soste di 45 minuti negli orari di attività degli esercizi commerciali, libero per i residenti nelle altre fasce orarie; il prolungamento delle fasce orarie di carico e scarico. Tutto ciò, però, è rimasto lettera morta. Il Comune non ha risposto, almeno ufficialmente, se non attraverso rifiuti informali di tenere in considerazione le posizioni di chi materialmente il centro storico lo tiene ancora in vita e di rivedere le modifiche alla viabilità.




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