ANNO 25 n° 88
Chiesto il rito abbreviato per 4 indagati
Si tratta di Ervin Di Maulo, Diego Gaglini, Edoardo Fanti e Jacopo Magnani
02/05/2015 - 11:44

VITERBO – Hanno chiesto il rito abbreviato i quattro dei nove militanti di estrema destra ritenuti responsabili del raid squadrista al campo sportivo di Magliano Romano avvenuto il 16 novembre scorso. Si tratta di Ervin Di Maulo, Diego Gaglini, candidato sindaco di Viterbo per Casapound alle ultime elezioni amministrative, Edoardo Fanti e Jacopo Magnani. Il rito abbreviato, in caso di condanna, consentirebbe ai quattro neofascisti di ottenere la riduzione di un terzo della pena. Sono tutti accusati di lesioni personali gravi, porto illegale di armi e di oggetti atti a offendere.

 

Il rito abbreviato è la contromossa della difesa dei giovani d’estrema destra alla richiesta di processo immediato nei loro confronti fatta dal pubblico ministero della procura della Repubblica di Tivoli Gabriele Iuzzolino. Secondo il magistrato, le prove a carico Di Maulo, Gaglini, Fanti e Magnani, tutti agli arresti domiciliari, sono talmente evidenti da consentire il passaggio diretto al dibattimento, saltando la fase dell’udienza preliminare.

 

Gli altri indagati sono Giovanni Lupidi, Leonardo Ercolani, Federico Miralli, Alessio Reinkardt e Roberto Spolverini. Secondo l’accusa, il 16 novembre scorso, i nove, insieme a un’altra decina di persone non identificate,

 

Il gruppetto di neofascisti fu bloccato dai carabinieri di Civita Castellana il pomeriggio del 16 novembre 2014, mentre, secondo l’accusa, stavano tornando da Magliano Romano, dove alcune ore prima, armati di spranghe e bastoni, a volto coperto, avevano assaltato i tifosi dell’Ardita San Paolo, squadra ritenuta di sinistra e vicina ai centri sociali, impegnata contro la Virtus Magliano. Sette i supporter feriti, un paio dei quali in modo serio. La gara fu sospesa.

 

Nelle auto in cui viaggiavano, i giovani, tutti militanti di CasaPound, i carabinieri trovarono caschi, mazze, spranghe e altri oggetti contundenti.

 

Il 19 novembre, il gip Franca Marinelli, firmò un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per Gaglini, Di Maulo e Fanti. Magnani fu sottoposto agli arresti domiciliari e tutti gli altri furono applicate misure più lievi o rimessi in libertà. Il tribunale di Tivoli, dove gli atti furono trasmessi per competenza territoriale, confermò i provvedimenti del gip di Viterbo.




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