ANNO 25 n° 116
Centrodestra, oltre Santucci c'è di più
Grandi manovre per le prossime, eventuali elezioni (Forza Italia permettendo)
11/01/2016 - 10:03

VITERBO – Il centrodestra va alla guerra. O almeno ci prova, coi mezzi dei quali può disporre allo stato attuale delle cose, e con un occhio – e un orecchio – costantemente puntati su quello che accade dall'altra parte. Vale a dire: se l'amministrazione Michelini cade subito, bisognerà pure organizzarsi. Se, come sembra, cadrà in un secondo momento – tipo il prossimo autunno – toccherà comunque iniziare a prepararsi. E così le grandi manovre sono in corso. Con quelli che attualmente siedono in consiglio comunale reattivissimi per cercare di sfruttare la loro posizione privilegiata (privilegiata si fa per dire).

 

Ecco allora che il candidato sindaco sembra già deciso: Gianmaria Santucci. Sì, proprio lui, l'ex enfant prodige (così lo definì Il Messaggero nel tardo periodo giurassico) della politica viterbese, colui che ha perso tanti treni in passato e che non può più aspettare oltre. Santucci, del resto, ha tutte le carte in regola: è preparato (il migliore per distacco tra tutti i consiglieri eletti), ha già sposato la causa del civismo, che va tanto di moda, con la sua FondAzione, si è relativamente smarcato dai poteri forti (leggi: Gigli). In più, è già praticamente sceso in campo con quell'Isola che non c'è (la manifestazione all'hotel Salus) che dietro una maschera trasversale era un vero e proprio primo approccio con la società civile e il tessuto imprenditoriale di questa terra. Che poi queste manovre possano fruttare voti concreti, be', resta tutto da vedere.

 

A pompare preferenze nel serbatoio santucciano ci penserà di sicuro Giulio Marini, e quella parte di Forza Italia che non risponde agli attuali vertici locali. Ai Giovanni Arena, insomma, e ai Franceschi Battistoni. Per i quali la prospettiva potrebbe essere diversa, visto che appena tre giorni fa sia Silvio Berlusconi (ex presidente del consiglio, ancora leader del partito, ancora presidente del Milan) e il capogruppo alla Camera Renato Brunetta hanno dichiarato, ufficialmente, che Forza Italia sarà presente a tutte le elezioni locali con il simbolo e una sua lista. Insomma, a livello centrale Fi ha chiuso la porta in faccia al civismo (che viene visto come una quinta colonna pronta ad infiltrare il partito per distruggerlo) e lo stesso Arena, su Facebook, ha immediatamente sposato la campagna, commentando: ''Chi ha pensato che il simbolo di Forza Italia avesse fatto il suo tempo ha preso una grossa cantonata''. Con tanto di punto esclamativo che qui omettiamo.

 

Insomma. Il rischio che Santucci (e Marini) vadano da una parte e la Forza Italia ufficiale da un'altra c'è, eccome. E bisognerà vedere cosa faranno le altre anime del centrodestra, da Noi con Salvini, che sta arruolando altri pezzi importanti – il prossimo dovrebbe essere l'ex presidente della Provincia Meroi –, ad Azione nazionale (in entrata dovrebbe esserci Bernardino Porciani) fino a quel Daniele Sabatini che è dato in transito dal Nuovo Centrodestra a Cuori italiani, la nuova formazione creata da Andrea Augello.

 

In ogni caso, al fianco di Santucci potrebbe schierarsi presto una componente civica già radicata sul territorio. Quella Viterbo Civica creata da Lucio Matteucci che finora si è tenuta strategicamente lontana dalla politica ma che potrebbe decidere presto di scendere in campo. Sulla falsariga di quello che fece due anni e mezzo fa Filippo Rossi con Viva Viterbo, compagine della quale anche Matteucci fece parte e che alla fine è risultata decisiva nella vittoria al secondo turno di Michelini.

 

Magari proponendo anche una gradita novità: il sondaggio pubblico tra alcune figure di garanzia, provenienti dalla politica e non solo da quella, a livello trasversale. Per testare sul campo il gradimento di questo o quel candidato. Bello, ma non chiamatele primarie.




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