ANNO 25 n° 116
Cambio della guardia al comando: arrivederci al colonnello Dell’Agnello
Prenderà il suo posto il collega Mauro Conte che arriva da Roma
19/07/2014 - 13:32

VITERBO – “Se ne va un vero uomo dell’Arma. Un comandante competente e un gran signore”. La pensano così gli uomini che ha guidato per quattro anni, e la pensa così chi ha avuto modo di conoscerlo e collaborare con lui. Perché per cortesia, educazione, disponibilità e correttezza ha rappresentato quello che, nell’immaginario collettivo, è Il Carabiniere. Con l’uniforme impeccabile indossata ogni giorno, da più di trent’anni, orgogliosamente.

Il colonnello Gianluca Dell’Agnello lascerà la caserma di via de Lellis il 21 luglio per prendere servizio al Reparto dell’Organizzazione Speciale dell’Arma, con competenza su tutto il territorio nazionale. Un incarico prestigioso e ambito, di cui va fiero.

In questi anni al comando provinciale di Viterbo ha lavorato sodo, conducendo egregiamente alcune tra le operazione più importanti, in termini di dispiegamento di uomini e arresti eseguiti, di cui si abbia memoria nell’ultimo decennio. Basti citare “Drum” e “Babele”, due blitz con cui gli uomini dell’Arma hanno fatto scacco al mercato della droga nella Tuscia. Ancora: l’inchiesta “Sharing”, che ha permesso di neutralizzare un’agguerrita banda di rapinatori, e l’operazione “El Dorado”, che ha consentito la cattura di soggetti indagati per associazione di stampo mafioso.

E poi, più indietro nel tempo, si ricorda l’operazione Lions, datata settembre 2011, che aveva portato alla luce un traffico illecito di opere d’arte tra Bolsena, Gradoli, Vetralla ed il Nord Italia di notevole valore economico. Gli indagati, undici in totale, vennero accusati di ricettazione, usura, spaccio, detenzione illegale di armi, furto e minacce. Un paio di mesi prima, erano stati sempre i carabinieri del colonnello Dell’Agnello a smantellare una vera e propria organizzazione paramilitare dedita alle rapine in banca. Tre gli arrestati, capobanda compreso, che venne rintracciato ed arrestato a Valencia, in Spagna.

L’anno successivo, 2012, meritano di essere citate le operazioni Slk con cui i carabinieri avevano stroncato un traffico di cocaina tra Roma e la Tuscia e sgominato un’associazione per delinquere finalizzata alla truffa nella compravendita di auto usate. Quattordici, in quella circostanza, le persone tratte in arresto, anche a Roma ed in provincia di Nuoro. Un’altra vasta e articolata organizzazione criminale attiva sulla piazza di spaccio era stata poi smantellata durante un blitz, condotto in collaborazione con la Guardia di finanza, che aveva portato all’arresto di trentacinque persone. Ancora: l’operazione Drago del maggio 2012 che, con quaranta ordinanze di custodia cautelare spiccate dalla Procura, aveva permesso di decapitare un sodalizio criminale ramificato in mezza Tuscia, con tentacoli in Umbria, Emilia Romagna, fino in Lombardia; e con le mani in pasta in molteplici attività illecite: dallo spaccio all’estorsione, all’usura; dal furto aggravato alla rapina, al sequestro di persona. Fino allo sfruttamento della prostituzione, alla violenza sessuale e al traffico di anabolizzanti.

Val la pena citare anche l’estrema tempestività con cui Dell’Agnello e i suoi uomini riuscirono ad assicurare alla giustizia in tempi record gli assassini del professor Ausonio Zappa, il papà delle Belle Arti, rapinato e preso a sprangate nella sua villetta di Bagnaia.

Nel 2013, dell’unico caso di femminicidio avvenuto nella provincia viterbese si occuparono i carabinieri e, anche in quel caso, l’esecutore materiale delle coltellate che avevano portato alla morte della 61enne Anna Maria Cultrera finì dietro le sbarre di Mammagialla.

Costante, infine, l’attività quotidiana di prevenzione sul territorio per arginare il fenomeno dei furti e di eventi delittuosi in genere.

Complessivamente, il colonnello Dell’Agnello, grazie anche alla preparazione dei carabinieri a lui facenti capo fino ad oggi, lascia il capoluogo dopo aver assicurato alla giustizia circa 3.200 malviventi. Un epilogo del suo passaggio a Viterbo lusinghiero e che, di certo, è pronto a ripetere nel corso del suo nuovo incarico. Perché “l’Arma è una organizzazione straordinariamente articolata e complessa, saldamente ancorata alla sua storia e ai suoi valori tradizionali, ma costantemente proiettata nel futuro, pronta a raccogliere e a fronteggiare nuove sfide, portate da forme di criminalità sempre più diversificate ed aggressive”. Ipse dixit durante il discorso che tenne in occasione del 197° anniversario della fondazione dell’Arma.

Al colonnello Dell’Agnello un grosso in bocca dalla redazione di Viterbonews 24.

L’insediamento del nuovo comandante provinciale, il colonnello Mauro Conte, è previsto ufficialmente per lunedì prossimo.




Facebook Twitter Rss