ANNO 25 n° 111
Botte al figlio, madre e patrigno in aula
Il processo si aprirà il prossimo 13 novembre presso il tribunale di Terni
08/06/2015 - 11:53

VITERBO – Botte al figlioletto, rinviati a giudizio la mamma e il convivente di lei. Lo ha deciso il gup all’udienza preliminare che si è svolta l’altro giorno al tribunale di Terni. Una storia di maltrattamenti in famiglia ai danni di un minore che, a tre anni dalla chiusura delle indagini, sembra avviarsi verso l’epilogo. L’udienza preliminare, infatti, era in programma esattamente un anno fa, ma era stata rinviata per un vizio di forma. Ora, il prossimo 13 novembre, la mamma del minore e il suo compagno, compariranno di fronte al giudice Angelo Maria Socci con l’accusa di maltrattamenti in famiglia.

 

Il minore oggi vive con il padre in un paese della provincia viterbese. Il caso è complicato: al centro della vicenda c’è una madre che oggi ha tre figli da tre uomini diversi. Si tratta di una donna che soffre di disturbi del comportamento, che spesso si lascia andare a manifestazioni di aggressività, falsi malori, contatti telefonici ossessivi e intenzioni suicide. Il tutto in presenza dei bambini, tanto che nel 2004 la situazione viene segnalata al tribunale dei minori di Perugia. Nel 2006 la donna viene anche indagata per il reato di maltrattamenti in famiglia ai danni dei due figli e di procurato allarme alle autorità e, dopo l’ennesimo tentativo di suicidio per l’assunzione di troppi farmaci, sempre di fronte ai piccoli, e le ennesime minacce ai rispettivi padri di non permettergli più di vedere i figli, i servizi sociali affidano i minori all’ex marito e all’ex compagno della donna. Fino al 2007, però, quando lei interrompe le cure mediche e riprende con sé i bambini. Inizia così la convivenza con l’attuale compagno ma anche i primi episodi di violenza nei confronti del figlio maggiore.

 

A dare l’allarme in Questura è l’assistente sociale nel dicembre 2010, dopo aver ricevuto una telefonata anonima in cui le viene riferito che, in diverse occasioni, la donna e il suo compagno sono stati visti di fronte all’ingresso della scuola mentre malmenavano il bambino e che un giorno il piccolo si era presentato in classe con diversi lividi sul volto. E sulla scorta di quella segnalazione e dopo aver sentito il padre del bambino, il fratellastro e il padre di quest’ultimo, sono scattatele indagini da parte della procura di Terni, città dove all’epoca dei fatti il bambino viveva con la madre. Nel 2012 le indagini vengono chiuse e il reato ipotizzato per i due, la mamma e il suo ultimo compagno, è quello di maltrattamenti in famiglia nei confronti di minore, commessi a partire dal 2007.

 

Si attende ora l’inizio del processo che, come detto, prenderà il via il prossimo 13 novembre. Il padre del minore si è costituito parte civile con l’avvocato Giuseppe Picchiarelli, mentre la mamma e il compagno sono difesi dall’avvocato Roberto Migno




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