ANNO 25 n° 110
Aumentano i morti e i feriti sul lavoro
I dati Filca Cisl di Roma del 2015: 39, di cui 10 a Viterbo, decessi nel Lazio
18/01/2016 - 11:29

VITERBO – Incidenti sul lavoro, è allarme: nel Lazio aumentano morti e feriti. Un fenomeno che, stando ai dati della Filca Cisl di Roma e riportati dal Corriere della Sera, non accenna a diminuire, anzi. E non riguarda solo il settore dell’edilizia: in generale, nel 2015, nella nostra regione, si contano 39 morti sul lavoro, di cui 19 a Roma, 10 a Viterbo, 6 a Frosinone, 2 a Latina e 2 a Rieti e nel lungo elenco è compreso anche chi ha perso la vita mentre andava al lavoro o stava ritornando a casa e le vittime di incidenti agricoli.

 

Solo nel settore edile, invece, e andando ancora più indietro nel tempo, dal 1999 sono stati 233 i morti sul lavoro nel Lazio, 186 negli ultimi dodici anni, di cui 64 solo a Roma e 9 dei quali nel 2015, con un aumento di 2 incidenti mortali rispetto al 2014 e 4 sul 2013. In aumento anche il numero dei feriti: 30, sempre nel settore edile, più della metà dei quali a Roma e provincia, e molti anche in maniera grave. I mesi neri per gli infortuni, stando all’analisi del sindacato dei lavoratori, sono sempre quelli di massimo sforzo nei cantieri, quindi maggio, giugno e luglio.

 

Già due le vittime in questi primi giorni del 2016, la prima proprio nella Tuscia a Carbognano, quando a perdere la vita per folgorazione nella rimessa degli animali è stato Mario Innocenzi, allevatore di 31 anni; la seconda nella Capitale, con la morte di Stefano Lesanu, operaio romeno di 38 anni.

 

Nel 2015 la Capitale è stata la seconda città con più vittime dietro Brescia, che ne ha contate 24, ma con gli stessi numeri di Vicenza, Salerno e Bari. Dai dati, dunque, emerge un panorama inquietante, nonostante le polemiche e i continui appelli lanciati anche a livello istutuzionale. E poi il problema dell'innalzamento dei livelli si sicurezza mai di fatto avvenuto.

 

Per Marco Federiconi, segretario generale della Filca Cisl Roma il numero degli infortuni aumenta anche per colpa della crisi: ''In questo triste bollettino si può notare come non sia vero che vi sia un calo di infortuni nel settore, anzi in paragone agli anni scorsi gli incidenti sono in aumento – si legge sul Corriere della Sera -. I dati Inail relativi alla diminuzione di infortuni sul settore dimenticano di mettere in relazione questi numeri con la crisi che ha colpito duramente il comparto delle costruzioni e che ha determinato un dimezzamento del numero degli addetti e delle ore lavorate''.

 

Dello stesso avviso il segretario generale regionale Stefano Macali che sottolinea come siano in aumento ''gli incidenti che riguardano operai con oltre 60 anni. Chiediamo interventi urgenti per rafforzare i sistemi di controllo nei cantieri. Più risorse per la prevenzione e per la formazione dei lavoratori, più investimenti e personale ispettivo per la lotta al lavoro nero ed alle irregolarità''.




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