ANNO 25 n° 116
Attrattive turistiche off limits
Le bellezze di Tuscania chiuse a causa di una convenzione scaduta il 1° dicembre
02/01/2014 - 04:00

TUSCANIA - Nonostante il periodo di festività, a Tuscania resta chiusa una parte fondamentale delle attrattive turistiche del paese. 

Chiuso in primo luogo l’ufficio turistico, chiusa la Tomba della Regina, chiusa la necropoli della Peschiera con la celebre Tomba del Dado e stesso destino per la Necropoli di Pian de Mola. 

Questo accade perché lo scorso 1° dicembre è scaduta la convenzione con la quale il comune concedeva in gestione l’ufficio turistico e le necropoli etrusche alla Cooperativa Curunas, un gruppo di giovani tuscanesi che tra mille difficoltà, è riuscito a tenere in piedi l’intero apparato di accoglienza e visita a questi importanti siti. L’amministrazione, in previsione della scadenza del contratto, lo scorso 11 novembre ha fissato un incontro per discutere del futuro del turismo tuscanese e cercare di trovare una soluzione coinvolgendo la Curunas stessa e altre associazioni, ma ad oggi, nonostante la buona volontà delle parti, tutto resta chiuso e l’intera situazione appare molto complicata. 

Le diverse competenze di gestione infatti, tra comune, sovrintendenza, privati che possiedono alcuni di questi terreni dove si trovano le aree archeologiche e la cooperativa stessa che deve gestire concretamente i siti, ovviamente non rendono facile un percorso lineare. Quello che serve è una discussione seria in cui tutte le parti riescano a trovare una soluzione che riesca a rilanciare l’intero apparato di accoglienza dei turisti, coinvolgendo nuovamente i giovani di tuscania e non esterni e soprattutto è necessario che questa collaborazione tra le parti resti salda e la comunicazione costante. 

Come detto, attualmente sembra che in comune ci sia la volontà di costruire su quello che di buono è stato fatto in passato, soprattutto dalla Curunas, ma è ovvio che nella ricerca di questa “soluzione”, l’attenzione dovrà essere massima dato che in questi mesi, ed è giusto sottolinearlo ancora, si decide il futuro del turismo tuscanese dei prossimi anni.




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