ANNO 25 n° 89
Ater, il giudice boccia il reintegro di Gigli
Ora l'ex direttore generale può ricorrere per il giudizio di merito
28/03/2015 - 12:45

VITERBO - Niente da fare. Il giudice del lavoro del tribunale di Viterbo, Angela Damiani, respinge la richiesta di reintegro presentata dall’ex direttore dell’Ater Ugo Gigli che dunque deve abbandonare, almeno per ora, la speranza di rientrare di tornare ad occupare quella prestigiosa poltrona. “Non conosco ancora le motivazioni del provvedimento – interviene il commissario straordinario dell’Ater Pierluigi Bianchi – ma la sostanza è questa: la decisione di sollevare il direttore dall’incarico è stata giudicata legittima e dunque gli atti compiuti non possono essere messi in discussione”.

 

Non si tratta però di una decisione definitiva, nel senso che il diretto interessato ha ancora la facoltà di ricorrere. “Dal punto di vista formale, in effetti è così. Gigli può chiedere il giudizio di merito, ma considerati i tempi credo che la faccenda riguardante il reintegro possa considerarsi ormai chiusa. Una considerazione mi sento di fare, però”.

 

Dica pura. “Con questa decisione vengono spazzate via le illazioni, le offese gratuite, le denigrazioni anche personali. Si mette finalmente un punto fermo in cui sono stato oggetto di un linciaggio francamente ingiustificato. La sentenza del Tribunale di Viterbo sancisce che l’operato mio, del presidente Zingaretti e dell’assessore Refrigeri è stato corretto. Spero che tutti se ne rendano conto”.

Resta comunque il fatto che attualmente l’Ater viterbese è guidata da un direttore pro tempore. Come pensa di agire in merito? “Innanzitutto, va detto che il mio mandato scade a settembre e quindi ho davanti un periodo abbastanza limitato. Detto questo, mi dovrò consultare con gli organi regionali ma credo che per ora le cose resteranno come sono: le funzioni di direttore saranno ancora espletate dall’attuale reggente. Va tenuto presente che in atto un processo di riordino e di riforma delle Ater dell’intero Lazio. In attesa quindi che questa attività si concluda non mi sembra il caso di mettere mano alla struttura dirigenziale”. “Sulla base delle nuove configurazioni dell’Azienda – conclude Bianchi – si vedrà se sarà il caso di indire un nuovo bando o se continuare secondo l’attuale schema. Ma sono problemi che saranno affrontati in seguito. Conviene solo ribadire che oggi è stato sancito un principio di legalità. Non mi sembra una fatto irrilevante”.




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