ANNO 25 n° 88
Al vaglio gli affidamenti del 2013-2014
Le indagini sarebbero scaturite dagli esposti presentate da alcune ditte escluse
Si parla anche di atti inviati dalla Asl alla Corte dei Conti poi girati alla Procura
09/10/2015 - 10:43

VITERBO – Cominciano a farsi più precisi i contorni della ''visita'' compiuta dalle fiamme gialle alla Cittadella della salute mercoledì mattina. I documenti acquisiti dalla Finanza nella direzione generale della Asl, su mandato della Procura della Repubblica, si riferirebbero a tre o quattro affidamenti avvenuti tra il 2013 e l’anno scorso, per un valore di alcune centinaia di migliaia di euro. Uno, ritenuto il più “sensibile”, riguarderebbe la gestione informatica del servizio farmaceutico. I finanzieri, guidati dal comandate provinciale colonnello Giosuè Colella, si sono trattenuti negli uffici a lungo e sono usciti con un voluminoso pacco di documenti.

 

L’intervento delle fiamme gialle sarebbe collegato all’apertura di un fascicolo da parte della Procura Viterbese. Non si sa se allo stato dell’arte siano stati ipotizzati dei reati o se ci siano dei nomi iscritti nel registro degli indagati. Ieri, negli ambienti sanitari, circolavano voci incontrollate che davano per certa sia l’una sia l’altra ipotesi.

 

Al dare il là alle indagini, ancora allo stato iniziale, sarebbero stati degli esposti presentati da alcune ditte escluse dagli affidamenti, in uno dei quali si farebbe riferimento anche a non meglio specificati rapporti di parentela tra uno dei funzionari che ha gestito le pratiche e il titolare di una delle aziende affidatarie.

 

Secondo un’altra versione, invece, l’iniziativa sarebbe partita dalla stessa Asl che, alcuni mesi fa, per autotutela, inviò gli atti di alcune forniture, evidentemente ritenute ''sospette'', alla Corte dei Conti. I magistrati contabili, esaminati i documenti, li avrebbero girati alla Procura di Viterbo. E’ ragionevolmente presumibile che lo abbiano fatto perché hanno rilevato delle ''anomalie''. Ma non è escluso, anzi è probabile, che ci siano stati sia gli esposti che l’intervento della Corte dei Conti.

 

In questa fase, gli inquirenti starebbero cercando eventuali riscontri a quanto scritto negli esposti, o segnalato dalla Corte dei Conti, dopodiché formuleranno l’ipotesi accusatoria. Altrimenti, il fascicolo sarà archiviato.




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