ANNO 25 n° 110
Aerei sui cieli della Tuscia per la Festa dell'Aviazione
Presenta anche il capo di stato maggiore dell'esercito Graziano
11/05/2012 - 15:57

Giovanna Bianconi

Il Generale Claudio Graziano, Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, è intervenuto ieri a Viterbo in occasione del 61° anniversario della nascita dell’Aviazione dell’Esercito (Aves).

In questa occasione presso il Centro addestramento di Viterbo sono state presentate le unità che tra qualche tempo saranno inviate in missione in Afghanistan.

Alla cerimonia ha seguito una dimostrazione delle capacità operative, ovvero il controllo di zone estese, il trasporto tattico di personale e mezzi, la sicurezza dei convogli e delle basi avanzate, il supporto di fuoco alle unità in contatto, il rifornimento logistico e lo sgombro dei feriti.

Ma ciò che la popolazione civile ha visto è stato un carosello di velivoli che hanno coperto ampie zone del viterbese. Ai molti curiosi che sono stati con il naso all’insù e con le orecchie tese per cercare di capire cosa stesse accadendo.

Lo spettacolo è iniziato intorno alle 10 quando si è sentito un forte rombo di aeroplano. In effetti si trattava del rumore prodotto da un velivolo bimotore di colore bianco, che volava a non più di 500 m di quota. Era un Piaggio P180, aereo da collegamento e trasporto regionale, che può essere utilizzato per il trasporto di militari (massimo 7) o di personale sanitario (2 lettighe e 1 assistente). Per le sue caratteristiche di versatilità ha avuto successo anche nel settore del trasporto privato ed aerotaxi.

Dopo aver fatto vari giri sul Lago di Bolsena, è stato affiancato da due Dornier DO 228, aerei da collegamento e trasporto leggero impiegati per il trasporto di militari (8 soldati equipaggiati o 18 paracadutisti), oppure per  il trasporto di personale e materiale sanitario (6 lettighe e 9 assistenti).

La piccola formazione ha continuato a sorvolare l’area del lago, tracciando una rotta più o meno costante e circolare.

Trascorsi una trentina di minuti sono sopraggiunti cinque elicotteri da supporto al combattimento AB (Agusta Westland-Bell), che possono essere impiegati per il trasporto di soldati, personale sanitario e barelle. Hanno un’autonomia di circa tre ore, e possono essere equipaggiati con mitragliatrici ed eventualmente razzi da 70 mm.

La rotta degli elicotteri, di cui quattro in formazione e uno che li seguiva a breve distanza, non intersecava quella degli aerei, sia perché volavano ad una quota più bassa, e sia per il fatto che il loro itinerario copriva ciclicamente Marta, Capodimonte, Piansano e Latera.

Le attività sono proseguite per circa un’ora, fino a che dalla Città dei Papi non sono arrivati altri cinque elicotteri, al seguito di due CH47C Chinook. Questi possenti mezzi possono trasportare 32 militari equipaggiati o 24 barelle e tre assistenti. Hanno una autonomia di circa 600 km e sono equipaggiati con tre mitragliatrici da 7,62 mm.

Mentre i tre aerei ripetevano costantemente il loro itinerario coprendo parte del lago e della campagna falisca, i dodici elicotteri in formazione compatta continuavano a volare sulla piana tra Piansano e Capodimonte.

Dopo circa due ore dalla comparsa del primo velivolo nei cieli di Montefiascone e dintorni, elicotteri ed aerei hanno contemporaneamente preso la via del ritorno verso Viterbo.



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