ANNO 25 n° 88
A breve, forse, tutta la verità
Entro la prossima il deposito dei risultati dell’esame autoptico da parte del medico legale
26/02/2014 - 18:18

VITERBO - Entro la prossima settimana la relazione del medico legale Costantino Ciallella sulla scrivania del sostituto Renzo Petroselli, titolare del fascicolo sulla morte del professor Leonello Catalani, avvenuta in circostanza misteriose.

L’esame autoptico sulla salma dell’architetto di Soriano nel Cimino si era svolto il 6 gennaio scorso e il perito aveva preso sessanta giorni di tempo; così come per il deposito dei risultati degli esami tossicologici. Successivamente, però, per questi ultimi aveva chiesto una proroga di altri venti giorni.

I primi risultati dell’autopsia, in realtà, avevano subito confermato la morte per annegamento del professore che insegnava Storia dell’arte all’istituto Midossi di Civita Castellana. E, su questo punto, gli inquirenti non hanno mai nutrito grossi dubbi. L’ipotesi del suicidio è stata sempre quella più accreditata. Resta da capire, tuttavia, se quel 17 novembre (giorno della scomparsa), quando lasciò la sua Peugeout 206 posteggiata a San Martino al Cimino per raggiungere il lago di Vico, era nel pieno delle sue facoltà. Il cadavere era stato ritrovato il 1° gennaio sulle rive dello specchio d’acqua compreso nel Comune di Caprarola. Il che significa che ha percorso almeno dieci chilometri. A piedi o accompagnato da terze persone? E, soprattutto, aveva assunto qualche sostanza non meglio specificata? A fornire risposte certe saranno i risultati delle analisi tossicologiche.

Il professor Catalani era stimato e benvoluto, in paese e dai suoi colleghi. Aveva pochi amici, più che altro conoscenti ma, tutti quelli ascoltati dai carabinieri durante i mesi delle ricerche, avevano confermato che era una brava persona, senza scheletri nell’armadio. Poi, però, la sorpresa di quella croce sul petto e, poco più tardi, la scoperta di quegli scritti in cui c’era già scritta la tragica fine. Mistero.

A voler romanzare, ma poi mica tanto, qualcuno ha avanzato storie di riti di iniziazione. Gli inquirenti storcono il naso ma ammettono che le indagini sulla morte del professore sorianese non sono affatto concluse.




Facebook Twitter Rss