ANNO 25 n° 89
Viterbese, settima meraviglia in vista
Contro l'Isola Liri i giulloblu puntano ad allungare la striscia delle vittorie

VITERBO - Si avvicina la sfida con l'Isola Liri e, come tutte le settimane di questo dicembre all'insegna del calciomercato, Ferazzoli si trova a fare i conti con voci di mercato e una capolista che marcia a ritmo inesorabile. La Lupa Castelli, lassù in vetta, continua la sua fuga solitaria, distante ancora quattro lunghezze dai gialloblu. Le sei vittorie consecutive hanno consentito di rosicchiare qualcosina, ma di cali all'orizzonte, per ora, dalle parti di Roma non se ne vede traccia.

Domenica, contro un avversario sulla carta più che abbordabile, la Viterbese non può quindi permettersi passi falsi. Testa e cuore in campo, orecchio alla radiolina, sperando che il Fondi dell'ex Pochesci, irrobustito dal mercato, faccia lo sgambetto alla prima della classe.

Una sfida, quella con l'Isola Liri, resa più insidiosa dalle assenze in difesa. Il giudice sportivo ha infatti fermato la coppia di terzini titolare: Perocchi paga l'espulsione per doppia ammonizione, Tuniz invece (diffidato) il cartellino giallo rimediato nel finale. Esterni da reinventare, dunque. La soluzione più logica sarebbe inserire Pacciardi e Pingitore, sostituti naturali del duo di assenti. Il tutto in attesa di qualche novità in entrata: si è parlato molto di Daniele Piro, difficile però vederlo arrivare a breve.

Continua la caccia a un attacante esterno, in grado di sostituire i fin qui bravissimi Morini e Pero Nullo e, all'occorrenza, di gravitare alle spalle della prima punta Saraniti. Oggiano e Neri restano le piste più calde, Mignogna del Taranto è un sogno difficile da realizzare. Al Rocchi si è allenato in questi giorni il bosniaco Edin Murga, la cui conferma sarà valutata da società e allenatore. In caso di ingaggio, garantirebbe a Ferazzoli qualche soluzione tattica in più, con la possibilità di impiegare un under (trattasi di un '94) in zona offensiva per garantirsi alternative dalla cintola in giù.

Come spesso succede in queste frenetiche sessioni di mercato, la Viterbese un colpo ha scoperto di averlo fatto già: non l'instancabile Oggiano, già in campo nel finale a Palestrina, ma il bomber Pippi, arrivato in estate e retrocesso in poco tempo a panchinaro fisso. L'attaccante brasiliano, dopo qualche difficoltà iniziale, ha dimostrato tutto il suo strapotere fisico, abbinato a quel fiuto del gol che spesso è stato un limite del compagno di reparto Saraniti. Dura, adesso, chiedergli di riaccomodarsi in panchina.




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