ANNO 25 n° 110
Il vescovo, mons. Lino Fumagalli
Sospensione a divinis per padre Dino
Il vescovo Fumagalli gli ha già revocato l'incarico a Montecalvello e Vallebona

VITERBO - Si profila la sospensione a divinis per padre Placido Greco, da tutti chiamato padre Dino, il religioso arrestato per possesso di materiale pedopornografico e indagato per sfruttamento della prostituzione minorile. La locuzione latina a divinis significa dai ministeri divini, quindi, il sacerdote non potrà celebrare messa, confessare, battezzare o impartire altri sacramenti. Il provvedimento dovrebbe essere adottato nei prossimi giorni dal superiore generale della Congregazione dei figli di Maria Immacolata, presso la quale è incardinato padre Grego.

 

La''ragione sociale'' della Congregazione è ''il ricovero della fanciullezza abbandonata'', quindi, il coinvolgimento del 68enne padre Greco nell’inchiesta sullo sfruttamento della prostituzione minorile e il materiale pedopornografico sequestrato a casa sua, a Fiumicino, sono ritenuti oltremodo gravi e insopportabili dai suoi superiori.

 

Nel frattempo, il vescovo di Viterbo Lino Fumagalli, ha già revocato l’incarico di celebrare le messe domenicali nelle parrocchie di Vallebona e Montecalvello conferita al sacerdote arrestato circa tre anni fa. Oggi, la messa sarà celebrata dal vicario generale don Luigi Fabbri. A lui il delicato compito di confortare i fedeli profondamente scossi dalla notizia della doppia vita di padre Dino. Anche perché hanno preso a circolare voci incontrollate, e probabilmente infondate, secondo le quali il religioso avrebbe insidiato qualcuno anche nelle due piccole frazioni di Viterbo.

 

Intanto, si andrebbe aggravando la posizione del religioso anche per quanto riguarda l’accusa di sfruttamento della prostituzione minorile, reato per il quale è indagato (l'arresto è scattato per possesso di materiale pedopornografico).

 

Secondo quanto si è appreso, un giovane rom di diciassette anni, ha indicato il padre Dino come colui che lo avrebbe adescato in varie occasioni, offrendogli tra i quaranta e i cinquanta euro per avere rapporti sessuali con lui. E proprio il minorenne ascoltato dalla polizia ferroviaria di Roma avrebbe condotto gli increduli agenti fino alla porta di casa di padre Greco. ''Mi dava cinquanta euro per fare l'amore con lui, a casa sua. Altre volte lo abbiamo fatto nei bagni della stazione e su un treno in sosta'' ha dichiarato il ragazzino.




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