ANNO 25 n° 107
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Il sogno di Agnese Allegrini: ''A Londra con Vignanello nel cuore''
Unica viterbese e unica italiana alle Olimpiadi nel badminton

di Domenico Savino

VITERBO – E’ l’unica viterbese che partecipa alle Olimpiadi. Non solo è l’unica italiana che nella sua disciplina ha ottenuto il pass per volare a Londra. Agnese Allegrini da Vignanello per questo nel suo piccolo ha già vinto una medaglia. Adesso si sta allenando al centro federale di Milano, si parte il 24 luglio e già tra il 27 e il 28 potrebbe esordire, il Badminton è una delle prime discipline insieme alla pallavolo.

Gioca da quando è adolescente, per seguire questa sua inclinazione ha deciso di lasciare la Tuscia e tentare questa avventura. Alla lunga ha fatto bene, tutto quello che ha vinto se lo è meritato ed ha un palmares di tutto rispetto: quattro campionati italiani nel singolo (2001, 2002, 2003, 2011) ; in doppio successi con Maria Luisa Mur, Erika Henriete Stich e Federica Panini (2000, 2002, 2003); poi una serie di primi posti; Mauritius International (2007); Uganda International (2008); Iran Fajr (2008); Fiji International (2010); New Caledonia (2010); Puerto Rico International (2010). Ad Atene nel 2004 ha fallito l’accesso per poi riprovarci a Pechino e ottenere il pass. Esordio il 9 agosto 2008 alle Olimpiadi, è la prima atleta nella storia del badminton italiano, giocando contro l'ucraina Larisa Griga. Avendo perso l'incontro col punteggio di 2 set a 0 (15-21, 11-21), non è però andata oltre il primo turno.

Come è nata la passione per questo sport?

Ho iniziato a giocare quando avevo quindici anni, ma avevo dieci anni quando ho scoperto questo sport perché nel mio paese a Vignanello si trasferì un tedesco che sapeva giocare a badminton e mi fece vedere in cosa consisteva. Era qualcosa di divertente e pian piano la passione è cresciuta e adesso è la mia professione.

Ha trovato difficoltà nell’imporsi in questa disciplina? Quanti sacrifici ha dovuto fare per raggiungere questo traguardo?

In Italia è uno sport poco conosciuto, ma avendo viaggiato tanto posso dire che soprattutto nell’Europa del nord è molto praticato. In Danimarca è il terzo sport nazionale dopo il calcio e la pallamano. E’ molto praticato nei paesi freddi perché si pratica indoor. Per quanto riguarda di sacrifici ne ho fatti tanti, ho viaggiato moltissimo e non ho avuto una gioventù normale, spesso mi sono allenata all’estero e sono stata lontano dalla famiglia e dagli amici, mi sono privata di tante cose che ragazzi della mia età fanno spesso, ma vado fiera di quello che ho fatto. Io attualmente gareggio per le Fiamme Azzurre della Polizia penitenziaria

E’ la seconda volta all’Olimpiade, qual è il suo obiettivo?

Rispetto a Pechino so quello che mi attende, in Cina nel 2008 era la prima volta, mi sentivo quasi fuori luogo. Sono stata travolta dagli eventi, ma ora è tutto diverso, mi sono allenata bene in questo periodo e arrivo all’appuntamento con più partite vinte e una approccio migliore rispetto agli ultimi giochi. Mi aspetto sicuramente un risultato positivo di andare oltre il primo turno anche perché sono migliorata sia come persona che come atleta.

Quindi ci sono speranze di medaglia?

E’ difficile, mi aspetto di giocare bene e sono pronta a dare il massimo. A Londra è previsto un girone eliminatorio e punto a superare la prima fase per poi giocarmi le mie carte nelle partite successive. Sono altri quelli che arrivano per vincere la medaglia, io mi sono allenata per far bene.

Sapeva di essere l’unica viterbese che partecipa ai giochi?

Per me è una grande responsabilità anche perchè sono anche l’unica italiana che nel badminton si è qualificata per Londra. Devo dire che ho scoperto tutto recentemente perché sarò premiata a Civita Castellana per la festa dello sport il 30 giugno. E’ una grande emozione.

Vuole lanciare un messaggio agli sportivi viterbesi?

Spero che mi seguano tutti e che facciano il tifo per me, soprattutto a Vignanello. Ne avrò tanto bisogno.




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